(Tuttosport - S.Carina) Tra dietrofront, intromissioni e mezze conferme, il day after è forse peggio del giorno precedente. Dopo il j'accuse domenicale del mondo Lazio nei confronti di una Roma "fortunata" e aiutata da qualche aiuto arbitrale - iniziato allo stadio con il coro dei tifosi («Vinciamo senza rigori») e proseguito poi negli spogliatoi
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Quanti euroveleni tra Lazio e Roma
(Tuttosport – S.Carina) Tra dietrofront, intromissioni e mezze conferme, il day after è forse peggio del giorno precedente. Dopo il j’accuse domenicale del mondo Lazio nei confronti di una Roma “fortunata” e aiutata da...
con le dichiarazioni di Reja, Lotito e Brocchi, alle quali ha poi fatto seguito in serata la replica del direttore operativo giallorosso, Montali - il lunedì prosegue con i bis dei diretti interessati. Il tecnico goriziano prova una parziale retromarcia: «Polemiche esagerate. Ho detto semplicemente che la Roma è una squadra fortunata. Anche a Udine, per esempio, poteva andare sotto, ma invece ha trovato il gol decisivo su una rimessa laterale al 95'. Insomma, sono bravi e fortunati».Lotito continua per la sua strada, non tralasciando l'idea della task force: «Mi sarei aspettato un coro di adesioni e rimango sorpreso dal fatto che qualcuno si preoccupi - la controreplica del presidente, intervenuto ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento - Noi vogliamo un sistema basato su trasparenza ed equità e che i risultati non siano legati a fattori diversi dal campo. La Lazio chiede una tutela del sistema, non del proprio interesse, che il sistema sia tutelato nella lo- Bica del merito, della trasparenza e della credibilità. Confido che non ci siano situazioni che possono ingenerare sfiducia nell'istituzione. Gli errori sono umani, errare è umano ma perseverare è diabolico, per cui ben vengano le verifiche».
E se questo non accadesse? Lotito non se ne starà con le mani in mano: «Non permetterò a nessuno di creare danni alla società che rappresento, mi rifarò nelle sedi opportune anche contro le persone», assicura. A lui si accoda il responsabile della comunicazione della Lazio, De Martino, che punzecchia Montali: «Mi ricordo che dopo Brescia-Roma disse "Non so cosa racconterò ai miei figli dopo questa partita" sconfinando anche nel privato... Noi abbiamo semplicemente detto che da parte nostra ci sarà massima attenzione per le restanti sei giornate di campionato. Ci sono in ballo circa 20 milioni di euro». Alla querelle si aggiungono i giallorossi. Julio Sergio: «Noi pensiamo a noi stessi e basta. La Lazio? Fanno sempre tosi...». E Burdisso: «Task force? A noi interessa solo il campo».
REPLICHE ISTITUZIONALI Le repliche istituzionali, Figc e Aia - si limitano invece a prendere atto della situazione, non bacchettando oltremodo Lotito. U direttor generale della Federazione, Valentini, precisa come l'iniziativa del presidente biancoceleste vada considerata «legittima ma privata e autonoma. Quindi è chiaro che questa iniziativa non ha alcun carattere istituzionale e non può richiamare o essere collegata ai ruoli di rappresentanza che il presidente Lotito riveste in seno al consiglio federale e al comitato di presidenza della Figc. I compiti istituzionali della federazione in questo campo sono demandati alla Procura Federale che, come sempre, per ogni turno di campionato garantisce attraverso i componenti dell'Ufficio il controllo gara e il controllo "prova tv" su tutti i campi di serie A e serie B». Nicchi, invece, dribbla addirittura le polemiche: «Come avevamo previsto, i nostri arbitri stanno dimostrando un grande stato di forma e hanno diretto le ultime giornate in modo eccellente. Ribadisco che stanno facendo benissimo, come peraltro hanno fatto in tutta la stagione. A sei giornate dalla fine vedo tutti in ottima forma: abbiamo la consapevolezza, la certezza di tutto questo. Tutto il resto non ci riguarda». Già, ma fino a quando?
DERBY INFINITO Inevitabile che la querelle fra Roma e Lazio a livello di club si trasferisca anche nelle chiacchiere quotidiane dei tifosi. Come al solito è la radio a veicolare umori, lamentele e prese in giro. «E' vero che la Lazio è sfavorita, questa volta ha ragione Lotito, che è un mito», afferma l'onorevole Rutelli al programma di Radio2 "Un Giorno da Pecora". Ma il leit motiv dei tifosi biancocelesti è un altro: «La banca li vuole in Champions - afferma un radioascoltatore - Dopo il penalty non dato all'Udinese ho capito che è già tutto scritto. Mettiamoci l'anima in pace». Sul banco degli imputati l'arbitro Damato: «Ogni volta che c'è lui, la Roma ha un favore. Sabato con l'Udinese, a Lecce quando sull'1-1 non hanno fischiato due rigori ai salgntini, gli ultimi esempi». Sull'altra sponda si risponde per le rime: «Diciamoci la verità: il fallo di Pernotta su Asamoah era evidente - ridacchia un tifoso romanista - Questo dimostra un complotto pro-Lazio. D rigore non dato ai friulani ha permesso infatti ai cuginastri di tornare al quarto posto. Chiediamo alla società di ricusare Damato». Ma i commenti si concentrano sulla task force lotitiana: «Ma perché non l'ha fatta quando a Lazio-Inter dello scorso anno si sono scansati?» si domandano i tifosi giallorossi? Dall'ironia all'acredine il passo è breve: «Vorrei ricordare che chi vuole garantire e controllare la regolarità del torneo, è lo stesso che voleva qualche anno fa ammorbidire la partita con il Lecce». Meglio sorridere: «Alla Lazio non fischiano i rigori - afferma un ragazzo - perché con tutti i fischioni che gli abbiamo fatto al derby sarebbe come infierire"
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