(La Gazzetta dello Sport - G.Greison) - Perché lui fa così: è specializzato in salti piccoli e grandi. Quando sente il fiato del suo stadio sul collo, ha uno scatto d’orgoglio e di reazione.
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Promessa di Totti «Ora gli assist. Poi nel ritorno farò i miei gol»
(La Gazzetta dello Sport – G.Greison) – Perché lui fa così: è specializzato in salti piccoli e grandi. Quando sente il fiato del suo stadio sul collo, ha uno scatto d’orgoglio e di reazione.
Allora, mette il piede dove può, e in questo Roma-Catania, per tre dei quattro gol giallorossi ha lasciato la sua impronta. Francesco Totti, così. Con l’incubo del gol, ma che serve dei palloni deliziosi: a Riise, poi a Vucinic per il 3-2, poi ancora a Vucinic il suo assist da urlo, per il definitivo 4-2. Ma, con molto divertimento, fuori degli spogliatoi fa anche altro: scherza, gioca sul suo pensiero fisso, va via con le battute. «Quando torno al gol? L’ho tenuto per il ritorno» . Per il ritorno con il Catania? «No, per il girone di ritorno» . Si vede, lui si diverte. Poi, però, è il momento del commento, serio, alla partita: «Vittoria importantissima: avevamo cominciato bene con il gol di Marco, ma poi il Catania è tornato in partita segnando due volte, e la situazione si è complicata, la reazione però è stata di quelle giuste. Tre punti di peso» .
Gli altri Poi, anche il brasiliano Julio Sergio, che torna tra i pali, aggiunge: «Ho sbagliato molto all’inizio, soprattutto con i piedi. Ma sono tranquillo, devo lavorare, per giocare. Dovevo riambientarmi, ma ho tanta energia. Il Catania ci ha messo in difficoltà perché è una buona squadra, non lasciava spazi, e sa giocare forte in contropiede. Comunque non dovevamo fare un primo tempo così, non si può rischiare di perdere» . Il suo labbro sanguina. «Tranquilli, è stato soltanto il sole con un po’ di nervosismo. Sicuramente non è niente di grave» .
Ancora Perrotta lascia gli spogliatoi per ultimo, ma fa promesse per tutto l’anno nuovo: «Voglio stare bene, e quando la Roma vince, mi carico ancora di più. Abbiamo fatto una discreta partita, l’importante è vincere: il panettone è sempre indigesto. Nel primo tempo abbiamo avuto tanti episodi a sfavore. Ora, dobbiamo recuperare quattro punti sul Milan, poi c’è lo scontro diretto, io guardo quello. In panchina è dura: per noi della vecchia guardia, le sorti della Roma ci stanno sempre a cuore» . Intanto arriva una notizia: in Cile il preparatore Bertelli ha incontrato Pizarro. Che rientrerà in Italia il 13, ma non sarà in campo prima di febbraio.
Greco per Ranieri Ma si torna a Roma, con Cassetti, che commenta con gusto la sua 120esima presenza con la Roma: «Quanta felicità. Sono contento di festeggiarla con la vittoria così sofferta. Una partita difficile, c’è un po’ di ruggine nelle gambe e nella testa. Non è facile tenere sempre la concentrazione. Nel primo tempo siamo stati disuniti e non avevamo le giuste distanze» . Chiude, Greco: «L’importante era vincere, ma il mio ringraziamento particolare va a Ranieri, per la fiducia che mi ha dato in queste settimane. Entro e la Roma vince, ma questa è solo fortuna. Comunque, sento mia la Roma, e non è un luogo comune...» .
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