(Il Messaggero – S.Carina) - Mentre a Trigoria Pizarro torna ad allenarsi con il gruppo e si candida per esser almeno convocato nella gara contro il Napoli, a migliaia di chilometri di distanza l’Adrianeide continua.
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Pizarro, c'è un'ipotesi Napoli
(Il Messaggero – S.Carina) – Mentre a Trigoria Pizarro torna ad allenarsi con il gruppo e si candida per esser almeno convocato nella gara contro il Napoli, a migliaia di chilometri di distanza l’Adrianeide continua.
Andiamo con ordine, però. Ieri mattina, il Pek ha lavorato con i compagni disputando anche la partitina. Questo significa che è guarito e che, quindi, potrebbe tornare a disposizione di Ranieri già in occasione della partita di sabato contro il Napoli o in Champions contro lo Shakhtar, il 16.
Capitolo Adriano, poi: terzo giorno a Rio de Janeiro e terzo inconveniente. Dopo esser stato ripreso lunedì in una nota churrascheria con un boccale di birra in mano, esser stato poi fotografato martedì alle 5 di mattina mentre usciva da un locale nel quartiere Barra da Tijuca, l’altra notte al brasiliano è stata ritirata la patente. Adriano è infatti incappato in un posto di blocco al volante della sua Porsche Cayenne: alla richiesta delle forze dell’ordine di sottoporsi al controllo del tasso alcolico, si è rifiutato. Gli agenti non hanno potuto far altro che ritirargli la patente e comminargli una multa di 957 reais (poco più di 400 euro). La vettura non è stata invece sequestrata perché un amico del giocatore che non aveva bevuto si è messo al volante. Marco Antonio Andrade, il maggiore che ha comandato l’operazione di polizia che a Rio hanno ribattezzato come ‘Lei Seca’, racconta l’accaduto: «Quando lo abbiamo fermato aveva gli occhi rossi e l’alito di chi aveva ingerito alcool. Non barcollava, però, e non ha avuto un atteggiamento aggressivo o scorbutico nei nostri confronti. Purtroppo per lui non è una questione di essere ubriachi o meno: se bevi oltre i limiti non puoi metterti alla guida. Se lo fai sei soggetto a delle sanzioni amministrative». Che non si annunciano leggere: «Chi si rifiuta di sottoporsi al test dell’etilometro è soggetto alle stesse sanzioni di chi commette l’infrazione di guidare sotto l’effetto dell’alcol. Adriano avrà il diritto di difendersi, ma è probabile che perda la patente di guida per almeno un anno, o definitivamente se recidivo». Un’altra tegola si abbatte quindi sul brasiliano, tornato in patria (ufficialmente) per farsi curare la spalla da un fisioterapista di sua fiducia. A Trigoria, nel momento in cui la notizia è trapelata, la reazione più che di stupore, ha presto vestito i panni della rassegnazione. Adriano sinora è costato alla Roma un milione e settecentocinquantamila euro (netti) in sette mesi nei quali ha racimolato 5 spezzoni di partita in campionato (per un totale di 249 minuti), uno in Supercoppa (22 minuti), un secondo tempo in Champions contro il Cluj ed un primo tempo anonimo nel derby di Coppa Italia. Sette apparizioni, zero gol, un solo tiro nello specchio della porta. Il rischio rescissione esiste anche se a Trigoria vogliono prima parlare con il calciatore.
Intanto si avvicina la gara contro il Napoli. Ieri Ranieri ha alternato Loria e Cassetti (con Rosi a destra) al fianco di Juan. Una decisione su chi sabato farà coppia con il brasiliano, in attesa del responso sul ricorso di Mexes, verrà presa solo in extremis. Simplicio a Sky si è detto fiducioso sulla rimonta scudetto: «Dieci punti si possono recuperare».
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