(Il Romanista - Piergiorgio Bruni) - «Abbiamo trovato una squadra molto organizzata e molto forte. Ha meritato di vincere. Corrono di più e sono più organizzati e l’entusiasmo in certe situazioni fa davvero tanto».
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Perrotta: «Entusiasmo? Poco. Lottiamo per il quarto posto»
(Il Romanista – Piergiorgio Bruni) – «Abbiamo trovato una squadra molto organizzata e molto forte. Ha meritato di vincere. Corrono di più e sono più organizzati e l’entusiasmo in certe situazioni fa davvero tanto».
La serata amara della Roma è tutta concentrata nelle parole di Simone Perrotta. Lo 0-2 col Napoli è soltanto la punta dell’ iceberg di un periodo maledetto e di difficile risoluzione. Vedere il Napoli venire all’Olimpico a fare la partita e restare passivi davanti alla grinta degli azzurri, forse, rappresenta il momento più basso di questa annata a singhiozzo: «Nel primo tempo – continua il centrocampista – non abbiamo giocato male. Mirko ha avuto anche una buona occasione poi non abbiamo più accorciato bene. Non riusciamo a restare compatti. Spesso gli attaccanti rimangono isolati e da soli devono inventare qualcosa. E’ un momento in cui non capiamo bene le situazioni in campo. Si deve riflettere e analizzare perché mercoledì abbiamo una grande partita». Proprio fra tre giorni, in Champions League con lo Shakhtar Donetsk la Roma è chiamata ad rialzare la testa e dimostrare una reazione. Uno scatto d’orgoglio e di rispetto verso i tifosi che, necessariamente, deve iniziare dallo spogliatoio. La squadra è chiamata a fare quadrato e uscire dall’empasse: «Il nostro entusiasmo? Non è al massimo per tanti motivi che non sto qui a dire. I problemi li conoscete è una situazione che purtroppo ci trasciniamo. Bisogna andare avanti e pensare alla gara con gli ucraini, che ci può dare l’entusiasmo che ci manca. Stasera (ieri, ndc) – precisa Perrotta – abbiamo lasciato tanto per quanto riguarda la prima posizione adesso vogliamo arrivare tra le prime quattro. Le cause di questi alti e bassi? Anche non aver vinto lo scudetto lo scorso anno ci ha levato qualcosa”. Difficile, comunque, capire quali possano essere i blocchi che sta vivendo la squadra. Mentali? Fisici? Societari? Forse, un piccolo frullato di tutte queste componenti può dare l’idea dell’aria che si respira dalle parti di Trigoria. “Anche non aver vinto lo scudetto lo scorso anno ci ha levato qualcosa». Con queste poche parole arriva il congedo dell’ex centrocampista del Chievo, rabbuiato e stanco, dopo 90’ di ripetute, contrasti, corse e rabbia. Serve la scintilla per non far naufragare la barchetta romanista, c’è un’ Europa da difendere e un’Europa da riconquistare. Sul campo, nella testa e con la voglia. Ed è forse questa che manca alla Roma.
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