(Il Messaggero – U.Trani) - La Roma sarà straniera, con il prossimo insediamento dell consorzio statunitense di DiBenedetto. E dall’estero potrebbe sbarcare a Trigoria anche il nuovo allenatore. Che nessuno ha ancora scelto.
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(Il Messaggero – U.Trani) – La Roma sarà straniera, con il prossimo insediamento dell consorzio statunitense di DiBenedetto. E dall’estero potrebbe sbarcare a Trigoria anche il nuovo allenatore. Che nessuno ha ancora scelto.
Ma che molti, qualcuno solo a titolo individuale e quindi informale, hanno già sondato. Senza allargare ulteriormente i confini, sarà comunque un europeo. Quindi in corsa restano pure i tecnici italiani, compreso Vincenzo Montella, attuale guida della squadra giallorossa. L’identikit, da subito, è stato chiaro. Almeno per il futuro presidente. Mr Thomas Richard DiBenedetto preferirebbe un grande nome. Ma per convincere un big, sono fondamentali due condizioni. 1) La partecipazione alla prossima Champions League. 2) Il rafforzamento dell’organico. Se per la prima, bisognerà in ogni caso aspettare i risultati della Roma nelle prossime otto giornate, per la seconda deve essere il nuovo proprietario a dare indicazioni precise. Si aspetta il programma tecnico: da quello capiremo che Roma sarà allestita per la nuova stagione, con quali ambizioni e obiettivo. In queste ore è partita un’iniziativa abbastanza esplicita sulla questione tecnica. Uomini del gruppo DiBenedetto hanno girato una richiesta ai dirigenti giallorossi, sempre attraverso i canali della Banca, per avere al più presto un business plan sulla rosa attuale della Roma. In sintesi: è stato chiesto alla dottoressa Cristina Mazzoleni di fornire un elenco dettagliato, calciatore per calciatore, su ingaggi, ammortamenti, possibili plusvalenze e ipotetico valore di mercato. Il nuovo presidente ha in mente un’autentica rifondazione.
Questo è un primo passo importante. Ma sino a quando non arriverà la firma di DiBenedetto e dei suoi partner (il rinvio rallenta ogni strategia per il futuro), nessuno potrà decidere in quale direzione partire. Anche perché il nuovo proprietario dovrà prima incontrare Franco Baldini e capire se il manager dell’Inghilterra accetterà la sua offerta. L’ex diesse della Roma campione d’Italia, sentito solo telefonicamente e una volta da DiBenedetto, dovrà prendere una decisione. Perché, da direttore generale, diventerebbe il responsabile della ricostruzione tecnica. Con Walter Sabatini come direttore sportivo e quindi dedicato esclusivamente alle operazioni di mercato in entrata e in uscita. Sarebbero loro due, ovviamente ascoltando le idee di DiBenedetto e conosciuto il progetto della cordata statunitense, a scegliere il nuovo tecnico. Baldini pensò a Pep Guardiola, quando ancora era libero (ormai è stato confermato dal Barça). In più di un’occasione ha provato a sentire André Villa Boas, allenatore del Porto ed ex braccio destro di Mourinho. L’emergente più gettonato del momento, 33 anni, è perplesso. Baldini, non potendosi impegnare, si è fermato. La trattativa può, comunque, riprendere più avanti. L’asso nella manica rimane Fabio Capello, criticato in Inghilterra: al momento, però, il cittì non sembra intenzionato a lasciare prima dell’Europeo del prossimo anno. Nella lista dei grandi nomi sono finiti pure gli olandesi Guus Hiddink, 64 anni, attuale cittì della Turchia, sua quinta nazionale dopo l’esperienze con l’Olanda, la Corea del sud, l’Australia e la Russia (le preferisce ai club: l’ultimo allenato è il Chelsea) e van Gaal, 59 anni, pronto a lasciare il Bayern Monaco a fine stagione. Tra gli italiani c’è sempre il sogno di Carlo Ancelotti, chiamato anche da Montali: ma l’allenatore del Chelsea, se lasciasse Londra, preferirebbe il Real per restare in Champions. Da non trascurare Giampiero Gasperini, ex Genoa, e Walter Mazzarri del Napoli, tenuto in stand by prima di assumere nel settembre 2009 Claudio Ranieri: due opzioni della dirigenza ancora in carica.
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