rassegna stampa roma

Offerte vincolanti, è il giorno

(Il Messaggero – S.Carina) Il giorno è arrivato. Oggi, infatti, scade il termine per la presentazione delle «binding offers», le offerte vincolanti che le parti in corsa per l’acquisizione della Roma presenteranno entro le ore 18.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Il giorno è arrivato. Oggi, infatti, scade il termine per la presentazione delle «binding offers», le offerte vincolanti che le parti in corsa per l’acquisizione della Roma presenteranno entro le ore 18.

Lo slittamento di qualche giorno (che sembra comunque scongiurato) potrebbe eventualmente materializzarsi solo in giornata. Con le offerte sul tavolo, bisognerà poi attendere la decisione finale del cda di Italpetroli, che potrebbe essere più breve del previsto.

 

Da un lato c’è la cordata americana, che al momento sembra essere la grande favorita, capeggiata da Thomas Di Benedetto, con nomi noti dell’imprenditoria a stelle e strisce quali il presidente della compagnia assicurativa Succession Capital Alliance, Julian Movsesian, l’immobiliarista Michael A. Ruane (Ta Associates Realty) Arthur J. Falcone dell’omonimo gruppo real estate e Richard D’Amore. Proprio Movsesian è uscito allo scoperto nel weekend, riferendo al sito economico bloomberg.com che l’intento del gruppo «è quello di rilanciare il marchio Roma. La squadra, infatti, in questi anni non ha fatto un buon lavoro di marketing e non riesce ad aumentare le vendite dei prodotti ufficiali, come accade invece nei club della Liga o della Premier».

Nel viaggio della scorsa settimana di Unicredit a New York, gli americani hanno ottenuto che la banca resti nella Roma - con un ruolo di socio finanziario di medio periodo, senza entrare però nella gestione - con una percentuale intorno al 30-40%. Parte di queste quote (circa la metà) saranno poi girate ad un imprenditore italiano (circolano i nomi di Fondo Clessidra, Francesco Angelini e Luca Parnasi).

A fronteggiare l’avanzata Usa c’è la famiglia Angelucci che nella giornata di sabato ha fatto trapelare di voler presentare un’offerta «il più possibile competitiva» e che solo nel caso in cui la proposta americana dovesse effettivamente superare i 200 milioni di euro, tra acquisto della squadra e successivi aumenti di capitale, deciderebbe di farsi da parte.

Mistero, invece, sul terzo pretendente: il fondo Aabar. In mezzo ai “litiganti”, c’è la Roma: «E’ arrivato il giorno – ha affermato Montali – ma questo non ci fa perdere serenità. Siamo convinti di aver fatto bene: chi verrà valuterà il nostro lavoro». Ieri a Bologna era presente, in veste di semplice tifoso, Daffina, l’advisor di Rotschild, la cui assenza nel viaggio di Unicredit a New York ha legittimato qualche “pensiero maligno” su una diversità di opinione con la banca sul futuro giallorosso.