(Il Romanista - D.Galli) I laziali si lamentano per i panegirici mediatici su Totti. Per una volta hanno ragione a protestare. Ma perché sono stati troppo pochi. Con quell’esterno destro stile Roma-Parma- assist di Candela-gooooooo’, il Capitano ha permesso alla Roma di diventare padrona del proprio futuro.
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Noi, zero scontri diretti. La Lazio, due
(Il Romanista – D.Galli) I laziali si lamentano per i panegirici mediatici su Totti. Per una volta hanno ragione a protestare. Ma perché sono stati troppo pochi. Con quell’esterno destro stile Roma-Parma- assist di Candela-gooooooo’, il...
Adesso il calendario è amico nostro. Sta a noi non farcelo nemico. Guardate quant’è bello. La Lazio avrà due scontri diretti, uno con l’Udinese a Udine, l’altro con la Juve, e in mezzo l’Inter a Milano, che potrebbe essere in piena corsa scudetto. L’Udinese affronterà la prima squadra di Formello. Più il Napoli e il Milan a San Siro all’ultima giornata. La Juve andrà a Firenze (come l’Udinese alla 35esima giornata, peraltro), incontrerà la Lazio all’Olimpico e pure il Napoli al San Paolo. La Roma non avrà nessuno scontro diretto. Se la vedrà con il Milan, ok. Ma all’Olimpico, dove disputerà quattro partite su sei. E poi potrebbe avere un’occasione d’oro: all’ultima giornata potrebbe spedire in Serie B la Samp, che l’anno scorso ci ha sfilato uno scudetto sotto agli occhi per una Champions mai onorata. Sarebbe una goduria. Aggiungeteci che, in caso di arrivo a pari punti, la Roma sarebbe in svantaggio solo con la Juve, perché Lazio e Udinese sono state battute sia all’andata sia al ritorno. Questo conta. Significa che, di fatto, la Roma è a 3 punti e non 4 dai biancocelesti e a 2 e non 3 dai friulani. C’è un solo splendido ostacolo sulla strada della Roma. Si chiama Coppa Italia. Il 19 aprile, quindi tra la partita con il Palermo e quella con il Chievo, riceverà l’Inter per l’andata delle semifinali (ritorno l’11 maggio, dopo Roma-Milan e prima di Catania-Roma). La finale all’Olimpico è una meta raggiungibile, la stella d’argento un obiettivo prioritario. Come la Champions, però. Come evidenzia la relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2010, la mancata partecipazione alla Coppa Campioni 2009/10 ha determinato una flessione di oltre 30 milioni (30.6 per la precisione) alle voci ricavi e proventi, allora conseguiti per 30,6 milioni di euro». Non solo. La Uefa ha preannunciato che la prossima edizione sarà ancora più ricca. Centrare il quarto posto vuol dire poter sognare una campagna acquisti
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