(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) - La Roma esce dalla Champions League rimediando una brutta figura. Vincenzo Montella in Ucraina ha conosciuto la prima sconfitta della sua gestione.
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Montella: “Doveva tirare Pizarro”
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – La Roma esce dalla Champions League rimediando una brutta figura. Vincenzo Montella in Ucraina ha conosciuto la prima sconfitta della sua gestione.
Ma anche in questi momenti di difficoltà dimostra di avere personalità. Il giovane allenatore della Roma riesce a trarre elementi positivi da questa sconfitta.«Prima della partita avevo chiesto ai ragazzi di avere continuità, di crescere al di là del risultato. Sotto questo punto di vista sono contento perchè finchè siamo rimasti in undici la squadra ha giocato bene» . Poi il rigore sbagliato e l’espulsione di Mexes. Due episodi determinanti:«C’è stata l’espulsione e a questi livelli non puoi sopportare di giocare in dieci per 50 minuti. Mi sono ripromesso di non parlare degli arbitri e non lo farò neanche questa volta. Non voglio commentarelasecondaammonizione» . IL CASO -Perchè sul dischetto è andato Borriello? Montella difende il centravanti:«Designo sempre il rigorista. A Lecce e qui era Pizarro. Ma chi ha giocato a calcio sa che si prendono decisioni sul momento. Borriello glielo ha chiesto e Pizarro glielo ha lasciato con serenità. Mi dispiace per Borriello, vorrà dire che la prossima volta lo tiro io... Sai quante volte l’ho chiesto io a Totti e non me lo ha mai lasciato. Anzi, qualche volta sì...». Brutto gesto di De Rossi che ha dato una gomitata a Srna:«Non mi ero accorto della gomitata di De Rossi, ma non bisogna farsi prendere dalle emotività, i giocatori devono saperle contenere. Ci può stare qualche volta un po’ di nervosismo, ma non deve essere normalità perchè anche da questo si capisce lo spessore di un giocatore. Un fallo di gioco ci può stare, ma se vedo qualcosa che va fuori lerighe non giustifico un mio giocatore. Posso farlo pubblicamente, ma poi nello spogliatoio è diverso. Certi comportamenti danno fastidio, ma da ex giocatore capisco che ci possono stare. Però se sono reiterati bisogna intervenire, essere più duri internamente anche se non lo si fa mediaticamente. Sono episodi che vanno limati, che mi danno fastidio, come prendere ammonizioni inutili. Ma va detto che anche lo Shakhtar ha provocato. Non è stato un bel vedere, anche loro non sono stati morbidi, però noi dobbiamo rivedere certi atteggiamenti ». NOTE LIETE -Riesce a salvare qualcosa in questa triste serata:«Siamo sempre stati compatti, mi è piaciuta anche la qualità del gioco. Non dobbiamo demoralizzarci, siamo sulla strada giusta. Se escludiamo il risultato sono contentissimo, la squadra ha giocato in velocità, ha creato occasioni. Se guardo l’organizzazione difensiva riesco a trovare altri elementi positivi». Questa sconfitta rischia di avere contraccolpi psicologici in vista del derby:«Dovrò lavorare proprio in questo senso. Il mio compito è evidenziare le cose positive fatte a Donetsk. E’ difficile anche farsi capire. Ma la partita nella prima mezz’ora, quando è stata una partita vera, ha fatto registrare notevoli miglioramenti in tutti i sensi. Abbiamo avuto idee, abbiamo giocato in velocità. Dobbiamo ripartire da una buona interpretazione della gara». Ripensa ad alcuni momenti salienti della partita. A un paio di occasioni sprecate da Taddei:«E’ uno di quei giocatori ai quali si chiede tutto, di difendere, attaccare, magari fare anche gol. Svolge un lavoro dispendioso, lo capisco. Ha avuto quella palla per segnare, non ha avuto lucidità. Ma non è questione di età. Siamo andati tante volte al tiro, potevamo fare meglio, non so quanto sia allenabile questo limite. Guardiamo avanti».
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