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Montella: «Vogliamo la finale dell’Olimpico!»

(Il Romanista) Partita fra coloro che, per motivi diversi, hanno deluso in questa stagione…Sicuramente, saranno due squadre ferite per il cammino che hanno avuto in campionato e anche in coppa. E’ l’ultimo traguardo, quasil’ultimo,...

Redazione

(Il Romanista)Partita fra coloro che, per motivi diversi, hanno deluso in questa stagione...Sicuramente, saranno due squadre ferite per il cammino che hanno avuto in campionato e anche in coppa. E’ l’ultimo traguardo, quasil’ultimo, perché ci giochiamo, anche se con minime speranze l’ingresso in Champions League.

Diventa una partita per entrambe importantissima. Noi ci teniamo particolarmente perché siamo a nove Coppe Italia vinte e vorrebbe dire potersi giocare la finale all’Olimpico. Insomma è un traguardo e una partita a cui teniamo moltissimo.

E’ possibile un cambiamento di modulo con due attaccanti più vicini davanti? E’ difficile perché ogni modulo ha i suoi punti deboli e di forza però non credo che basti ungiorno o una settimana per poterlo insegnare o per capire gli automatismi, quindi non credo a questa via se non per necessità assoluta. Cosa che non vedo in questo momento.

Roma-Palermo è stato lo specchio di questa annata in cui la Roma ha perso molte occasioni per chiudere gare importanti. Io devo ragionare sui dati e su ciò che vedo da quando sono allenatore, è un dato di fatto che quest’anno nelle partite dove si poteva fare il salto di qualità e non dico decisive perché alcune partite decisive anche con me questa squadra le ha vinte e le ha interpretate bene.Però quando c’è da fare il salto di qualità, quando poi si ripetono gli stessi errori nelle stesse situazioni non può essere un caso. Le valutazioni ultime me le tengo per me e magari le esterno alla squadra così come ho fatto e però credo che non può essere un caso.

Tornando sulla situazione societaria, ti senti in questo momento sotto osservazione? Siamo tutti sotto osservazione, magari anche te e non lo sai (ride, ndr). E’ giusto che sia così, sarò valutato da chi lavora adesso in questa società, chi sta lavorando adesso o probabilmente arriverà ma questo fa parte del calcio. E’ normale. Il prossimo allenatore non verrà scelto in base all’età, perché non credo che l’età sia un difetto. Anzi, talvolta è anche un vantaggio. Credo che il prossimo allenatore verrà scelto in base alle proprie caratteristiche, se sarà all’altezza oppure no, se sarà valutato all’altezza oppure no. Se sarà capace oppure no.

Ti senti all’altezza? Io sono valutato e sono anche curioso ma allostesso tempo sono anche molto sereno. Alzare un trofeo potrebbe aiutarti per la riconferma? Io do tutto me stesso per preparare al meglio ogni allenamento e ogni partita. Poi sono anche le situazioni che determinano i risultati. Non voglio appellarmi a questo, non voglio credere a questo perché io mi devo concentrare soltanto nel preparare bene gli allenamenti e le partite. Per il resto sono davvero molto sereno.

C’è un problema soprattutto mentale e di motivazioni? Le motivazioni ci sono, se uno vuole le ricercain ogni partita e in ogni situazione. Poi c’è chiriesce a caricarsi, a stimolarsi e a dare il meglio di sé in campo e chi talvolta determinate situazioni viene condizionato. Sono valutazioni da fare, ripeto poi non vado molto nel dettaglio perché credo che non sia giusto, almeno con voi, almeno pubblicamente. Però credo che nulla avvenga per caso, su questo sì.

Vucinic-Menez: potrebbe essere un po’condizionato dal punto di vista ambientale nelle scelte? Domani (oggi, ndr) sarà una partita dal grosso impatto, dalle grosse motivazioni che ogni giocatore deve avere. Credo che chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche personalità. Quindi talvolta i fischi fanno bene se si ha voglia di dimostrare il proprio valore, se si ha la personalità e il carattere per poter reagire a queste situazioni.

Hai parlato con la squadra?Questa gara può aumentare il morale? Hai alzato la voce? Si dice molto spesso che io difendo i giocatori,ma io faccio tutto per il bene della squadra. Per me sarebbe molto facile in questo contesto e in questa situazione fare i discorsi che la gente si vuol sentir dire e avere il consenso popolare. Quello che devo dire alla squadra lo dico alla squadra e quello che penso sia giusto dire pubblicamente lo dico pubblicamente. Da me non saprete mai cosa dico internamente perché credo sia giusto così.

I discorsi di mercato condizionano i giocatori? Chi indossa la maglia della Roma è abituato alla grande risonanza. Se c’è un giocatore che vuole andare via, l’unico modo per dimostrare di valere una squadra migliore della Roma è quello di giocare bene. Ogni giocatore lo sa. Quindi è il campo che dà sempre determinate risposte. Io non credo che in fondo condizioni totalmente un giocatore. A volte può anche stimolare un giocatore il fatto che non sia amato sempre e completamente in una certa piazza. A volte ti stimola di più, tutto sta nel trovare dentro di sé le giuste motivazioni e far andare nella direzione giusta le situazioni esterne.

Vi sentite alla pari dell’Inter?Borriello come l’hai caricato? C’è ancora un ultimo allenamento. L’Inter ha valori importanti, come si diceva all’inizio dell’anno e come si vedeva l’anno scorso. Più o meno è la stessa squadra, quindi sarà una partita difficilissima. Anche la Roma ha i suoi giocatori importanti e credo che la differenza la farà lo spessore e la personalità dei singoli giocatori, piuttosto che le giocate ad effetto. Credo che conti molto il temperamento.

Forse sarebbe meglio se giocasse Montella al posto di Vucinic? Di Vucinic e Menez se ne parla tantissimo, datempo ormai. Io credo che gli atteggiamenti a volte diano fastidio, ma quelli è difficile cambiarli. E’ più facile cambiare i comportamentie credo che in questo siano migliorati moltissimo. Il resto conta poco, io non posso giocare ed è meglio così (ride).

Ti senti tradito da una squadra che non mette la voglia necessaria? No, non mi sento tradito da nessuno. La mia è stata una scelta ponderata e consapevole. Sapevo di andare in contro a tante difficoltà. La squadra vuole metterci tutto ma non ci riesce. Sabato la squadra ha creato, e non è facile nel calcio italiano. Nel secondo tempo ci siamo disuniti perché ognuno, capendo l’importanza della partita, voleva risolvere da solo e abbiamo perso equilibrio e lucidità ma non permancanza di voglia di vincere. Secondo me è l’esatto contrario che comunque è un difetto.

Lotito, ti infastidisce che il presidente della Lazio intervenga così spesso perparlare della Roma?(ride, ndr) Sicuramente parlano molto più spesso loro di noi che noi di loro, credo che questo si possa dire. Lotito a volte è anche divertente.

Cosa scatta nella testa di un giocatore che davanti al portiere non riesce a buttarla dentro? Magari pensi di aver già fatto gol e non ci vai con la giusta concentrazione. A volte fai gol anche quando non ci vai con la giusta concentrazione. E’ difficile per un allenatore commentare un gol sbagliato così da parte di un suo giocatore. E’ difficile perché non c’è logica.

Sempre riguardo alla concentrazione. Con Montella meglio fuori casa rispetto alla precedente gestione. C’è un blocco con lo stadio Olimpico? E’ un problema tattico?Un discorso da analizzare. Forse conta anche il fattore psicologico. Sono tante le squadre che in trasferta vincono in Italia. E’ un discorso tattico generale. Le squadre che si chiudono meglio e con più giocatori ripartono molto di più con giocatori veloci. Napoli e Udinese hanno vinto tante partite così perché sia prono gli spazi e c’è più possibilità di venirfuori con i giocatori di velocità. In Italia ci sono pochi giocatori di qualità a centrocampo e questo è il metodo più redditizio.

Quindi con l’Inter, meglio l’andata in casa o il contrario? La preparerò in giornata. Vediamo domani.

Cosa pensi di Leonardo? E’ la vera finale di Coppa Italia questa? No, è una semifinale, anche Palermo e Milan vorranno vincere. Una semifinale con due squadre molto concentrate sull’obiettivo.Leonardo lo stimo moltissimo, è molto intelligente, sta facendo un ottimo lavoro. Sono felice di incontrarlo domani.

Potendo tornare indietro rifarebbe quel tipo di formazione con gli esterni alti mirati più a difendere che a offendere? Ne parlo volentieri però abbiamo creato molto di più quando eravamo messi così in campo. Poi abbiamo provato con qualche attaccante in più espondendoci ai contropiedi. Conoscevamo il Palermo. In quel contesto rifarei le stesse scelte. A priori se già sapessi il risultato farei scelte diverse.

Perché il gruppo non capisce l’importanza delle partite? Non è che il giocatore non riconosce l’importanza della partita. E’ un discorso di energie. Per preparare una partita si consumano energie mentali. C’è chi ne ha di più, chi di meno.

Come sta Pizarro? Pensi a un uomo in più a centrocampo? Ieri si è allenato, vediamo oggi. Ci vuole tempo per cambiare le cose tatticamente. Non bastano due allenamenti, lo fai se non ci sono alternative.

Ti piace fare l’allenatore? Come ti trovi? Lo facevo già da un po’. Io sono sereno e contento. E’ un lavoro faticoso che dura ventiquattro ore ma a casa riesco a staccare e vivere la mia famiglia e le mie passioni. La seraguardo qualche partita in più.

Non ti aspettavi una voglia e un’applicazione diversa? Credo che ognuno stia dando quello che può dare. Credo che gli atteggiamenti di una persona non si possono cambiare. I comportamenti sì, qualcosa in meglio stanno facendo.

Julio Sergio?Sta male, se fate anche i medici non lo so. Visitiamoli insieme.

Non bisogna essere più severi? Io faccio ciò che credo sia giusto per migliorare il rendimento. Per me sarebbe facile e comodo, per avere un consenso popolare, buttare la croce sugli atteggiamenti. Ma il mio compito è farli rendere al massimo in base alle loro caratteristiche. Dentro gli spogliatoi dico quello che penso, lo faccio anche vedere pernon avere dubbi.

Tu ancora non sai se sarai l’allenatore del prossimo anno? Magari lo so.

La squadra è da rifondare? Non mi va di rispondere a questa domanda.