(Il Messaggero - M.Ferretti) - «Semplicemente geniale». Firmato Thomas R.DiBenedetto. A Mirko Vucinic è bastato quel gol in tuffo di testa all’Inter lo scorso 25 settembre per diventare il pupillo dell’imprenditore di Boston, a un passo dalla firma per l’acquisizione della Roma.
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Mirko contro il tabù Juve
(Il Messaggero – M.Ferretti) – «Semplicemente geniale». Firmato Thomas R.DiBenedetto. A Mirko Vucinic è bastato quel gol in tuffo di testa all’Inter lo scorso 25 settembre per diventare il pupillo dell’imprenditore di Boston, a...
DiBenedetto quella sera era in tribuna Monte Mario e rimase incantato dalla giocata del montenegrino, che regalò alla Roma la prima vittoria in campionato. Ecco perchè l’altro giorno mister Thomas davanti alle telecamere di Rai e Mediaset non ci ha pensato due volte prima di fare proprio il nome di Vucinic per evidenziare un punto fermo della Roma che verrà, quella targata a stelle e strisce. Nessuno, del resto, dubita che Vucinic sia una specie di genio del pallone, e ci sono alcuni suoi gol che lo stanno a testimoniare. Se mai, il difetto che maggiormente gli si rinfaccia è la mancanza di continuità. Dicono che riesca a dare il meglio di sè soltanto negli appuntamenti ad ampia visibilità, cioè contro le Grandi: alcune sue prodezze firmate in campionato o in Champions League lo confermano, ma al suo appello romano manca ancora un gol vero, pesante alla Juventus. Vucinic in campionato con la maglia della Roma ha affrontato la squadra bianconera, avversaria domani sera all’Olimpico, cinque volte: una vittoria, un pareggio e tre sconfitte, il suo bilancio. E ancora zero reti. Alla Juventus, in campionato, ha segnato soltanto una volta, nell’aprile del 2005, quando indossava ancora la casacca del Lecce. L’ultima volta che si è trovato di fronte la Vecchia Signora, però, Mirko le ha fatto uno sgarbo: è accaduto il 27 gennaio scorso, a Torino, semifinale di Coppa Italia vinta dalla Roma proprio con un gol/capolavoro di Mirko e un altro di Taddei. Assente a Firenze prima della sosta perchè squalificato, domani sera Vucinic, almeno questo filtra da Trigoria, sarà di nuovo titolare: Vincenzo Montella l’ha provato per tutta la settimana al fianco di Francesco Totti e, quindi, un posto in attacco sarà sua. Mirko giocherà da attaccante di sinistra nel tridente posizionato alle spalle del capitano, con Taddei a destra e Perrotta (che ieri si è concesso un turno di riposo) nelle vesti di trequartista/incursore drettamente dietro Totti. Questo significa che Marco Borriello, 15 gol stagionali e un secco “no” alla Juventus poche ore prima di accettare il trasferimento a Trigoria, si accomoderà ancora una volta in panchina. «Ho appena finito con Claudio, il mio fisioterapista. Io e i miei compagni siamo carichissimi! L’ho percepito stamattina durante l’allenamento. Siamo pronti per la Juve!», ha scritto ieri l’ex milanista su Facebook. E panchina in vista anche per Jeremy Menez, deludente titolare contro Lazio e Fiorentina. Sarà una Roma ancora con il modulo 4-2-3-1, come sempre con Montella in panchina: in difesa Nicolas Burdisso (anche lui nella passata estate ha rifiutato il passaggio alla Juve) sarà confermato esterno a destra, la coppia di centrali sarà formata da Mexes e Juan, Riise sarà l’esterno a sinistra. De Rossi e Pizarro i due mediani davanti alla difesa, guidata tra i pali da Doni. Al massimo un posto in panchina per Cassetti, reduce da guai muscolari, che ieri è intervenuto sulle faccende societarie. «Il possibile futuro americano? Lo stiamo vivendo con tranquillità, come abbiamo sempre vissuto queste vicende societarie, negli ultimi anni sono state accostate parecchie cose alla Roma. Quando verrà definito il tutto, ne prenderemo atto, sicuramente sarà un passaggio di proprietà importante e quindi staremo a vedere. Siamo tranquilli e fiduciosi», il suo virgolettato.
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