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Mexes: «Resto? Ancora non lo so»

(Il Romanista – R.Iacopini) «Staremo a vedere». Philippe Mexes parla del suo futuro. Lo fa in conferenza stampa, dal ritiro della nazionale francese, con la quale venerdì sera ha giocato in Lussemburgo.

Redazione

(Il Romanista - R.Iacopini) «Staremo a vedere». Philippe Mexes parla del suo futuro. Lo fa in conferenza stampa, dal ritiro della nazionale francese, con la quale venerdì sera ha giocato in Lussemburgo.

E le parole del francese non tranquilizzano assolutamente i tifosi giallorossi. «Arrivo serenamente alla scadenzadelcontratto. Neiprossimimesiprenderò una decisione, ma non ho preferenze. Si parla molto del Milan, del mio rinnovo con la Roma, di un mio possibile approdo in Inghilterra, ma io non ho niente da dire su questo. Vivo alla giornata. Certo, se dovessi cambiare club, sarebbe più facile rimanere in Italia, perché conosco bene questo paese e questo campionato. Ma, a oggi, l’unica cosa certa è che  tornare in Francia non mi interessa». Anche perché ormai Mexes ha dimostrato ampiamente anche in patria il proprio valore. Lo ha fatto con la maglia della nazionale, con la qualevenerdìinLussemburgohasiglatoilprimogol dellasuacarriera. Quellamagliachetroppospesso gli era stata negata dai pregiudizi di Raymond Domenech, che non ne voleva sapere di schierare nella propria squadra uno dei difensori più forti al mondo. Quella maglia che invece ora difficilmente verrà tolta a Mexes, perché Laurent Blanc nehafattosindalsubitounpilastrodellasuanuova Francia. E Phil lo ha ripagato con grandi prestazioni, come appunto quella di venerdì, definita dall’Equipecome «un gran bel match». «La rete mi fa molto piacere - ha dichiarato Mexes nel dopo partita - è venuta al momento buono. Mi sono sbloccato, ma non attendevo questo gol in modo particolare». Chi lo attendeva con ansia erano invece tifosi e compagni di squadra, visto che la Francia stava incontrando più difficoltà del previsto contro la modesta nazionale lussemburghese. E questo nonostante il rientro di giocatori del calibro di Evra e Ribery, che hanno scontato la pena inflitta dalla Federazione per l’ammutinamento avvenuto in Sudafrica contro Domenech. «I tre punti - ha confermato Mexes - erano il nostro obiettivo. Certo, non abbiamo saputo produrre il nostro gioco, nonostante la nostra forza offensiva, ma stiamo inanellandovittorieesperiamodicontinuarecosì. Franck e Patrice? Ci hanno dato la loro esperienza. All’inizio erano un po’ tesi, come tutti noi del resto, ma è bene riprendere fiducia poco a poco». Quella fiducia che invece Blanc non ha mai negato a Mexes, tanto da assegnargli in alcune gare anche la fascia da capitano. Venerdì la fascia era sul braccio di Nasri, ma questo non ha certamente influito in maniera negativa sul difensore giallorosso, che ha anzi condiviso la scelta: «Samir con la fascia al braccio era carino... Non è uno che parla tanto, ma si fa ben capire». Soprattutto in campo, visto che è stato proprio il talento dell’Arsenal a servire a Mexes l’assist per il gol. Un gol che ha ricordato a tutta la Francia quanto sia importante avere un giocatore come Phil e quanto siano state folli le scelte di Domenech. Ma anche un gol che, proprio per questo, rischia di far aumentare ancor di più i rimpianti dei tifosi giallorossi