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«Senatori» a colloquio con la Sensi. Ranieri in bilico

(Il Tempo) – La Roma prova a ricompattarsi prima dell’appuntamento cruciale della stagione: domani arriva lo Shakhtar Donetsk per l’andata degli ottavi di Champions, una partita che per mille motivi non si può sbagliare.

Redazione

(Il Tempo) - La Roma prova a ricompattarsi prima dell'appuntamento cruciale della stagione: domani arriva lo Shakhtar Donetsk per l'andata degli ottavi di Champions, una partita che per mille motivi non si può sbagliare.

Ieri mattina Rosella Sensi è piombata a Trigoria per provare a rimettere insieme i cocci sparsi un po' ovunque dopo la sconfitta con il Napoli. Un ko che ha sancito in modo evidente una crisi di gioco, di risultati e, soprattutto di rapporti. La presidentessa ha riunito in una stanza i dirigenti Montali, Conti e Pradè e i «senatori» del gruppo: Totti, De Rossi, Perrotta e Mexes. Non Ranieri, uno degli «oggetti» della riunione. Si è parlato del momento difficile e delle possibili soluzioni per venirne fuori. Al di là degli scontati e ripetitivi inviti a «fare gruppo» e «pensare solo al bene della Roma», la Sensi ha cercato di capire se la frattura tra una parte dello spogliatoio e l'allenatore sia sanabile. Ogni giocatore ha espresso il suo punto di vista. C'è chi, come De Rossi e Perrotta, ritiene di poter andare avanti con Ranieri e chi, come Totti e Mexes, avrebbe invece sottolineato che l'allenatore non è «il» problema» ma uno dei problemi. Non è un mistero che buona parte dello spogliatoio non digerisca più i metodi di lavoro del tecnico di San Saba e soprattutto la sua scarsa voglia di comunicare con il gruppo.

Al capitano, ad esempio, era stato assicurato che avrebbe giocato con il Napoli salvo poi scoprire qualche ora prima dalla tv la sua esclusione. Ma al di là delle singole spiegazioni, nessuno ha chiesto la «testa» dell'allenatore. Esito? Si va avanti con Ranieri, almeno per il momento. L'attuale vuoto di potere che vige a Trigoria non permette a nessuno di prendere una decisione drastica. Né la Sensi tantomeno gli altri dirigenti possono assumersi una responsabilità così delicata come un cambio in panchina a ridosso delle partite decisive della stagione. Soltanto un'altra serie di risultati negativi potrebbe far degenerare questa situazione di stallo obbligato. Tradotto: se la Roma perde con gli ucraini e domenica a Genova, per Ranieri le cose si mettono male. L'unica soluzione possibile per l'eventuale sostituzione è interna: Vincenzo Montella, attuale tecnico dei Giovanissimi giallorossi, è pronto a vestire i panni del «traghettatore» sfruttando i buoni rapporti che ha con gran parte degli attuali giocatori. Avrebbe però bisogno di un supporto. E a questo proposito non va dimenticato che la Roma ha ancora a libro paga Aurelio Andreazzoli, il «tattico» dello staff di Spalletti. Non ha seguito il tecnico toscano in Russia, è attualmente libero da impegni e ha mantenuto ottimi rapporti con i giocatori della Roma. A Trigoria sperano comunque di non dover arrivare a tanto. La Sensi si è intrattenuta qualche minuto in più con Mexes che resta in scadenza di contratto, mentre Ranieri ha parlato a lungo con i giocatori. Non con la Sensi. Il gelo tra l'allenatore e la Roma è sempre più evidente. Ma bisogna andare avanti insieme. Per adesso.