(Il Romanista-P.Bruni)Nella Roma, purtroppo, non ha lasciato il segno. Un po’ per gli infortuni che l’hanno limitato, un po’ per qualche incomprensione con Spalletti, Mauro Esposito, in tre anni di Trigoria ha collezionato appena otto presenze in gare ufficiali
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«Roma, non ti scordo»
(Il Romanista-P.Bruni) Nella Roma, purtroppo, non ha lasciato il segno. Un po’ per gli infortuni che l’hanno limitato, un po’ per qualche incomprensione con Spalletti, Mauro Esposito, in tre anni di Trigoria ha collezionato appena otto...
(senza mettere a segno nemmeno un gol). Decisamente pochine per un ragazzo che ai tempi di Cagliari aveva incantato tutti, arrivando fino alla Nazionale.
Oggi è all’Atletico Roma. La bella prestazione contro i suoi ex compagni, proprio davanti a tanti tifosi giallorossi che l’hanno applaudito affettuosamente, seppur in modo infinitesimale, probabilmente ha lenito un pochino il dispiacere di non aver avuto l’occasione giusta per “sfondare” nella Magica.
Mauro, che effetto le ha fatto giocare contro la Roma? Sicuramente è sempre emozionante perché a Roma non sono riuscito a dare il mio contributo per vari motivi. Indubbiamente rimango sempre legato a tutti: alla società, all’ambiente e ai miei ex compagni.
Oggi però ha giocato una buona partita, contro un’avversaria di categoria che ha faticato più del dovuto. Quando si tratta di un’amichevole gli stimoli vengono anche meno. La Roma è una grandissima squadra, ha grandi giocatori e penso che possa fare qualcosa di importante nel corso della stagione.
Durante la gara è stato applaudito dai tifosi romanisti. Con loro non ho mai avuto problemi, mi spiace soltanto non aver dato di più alla Roma ma bisogna dire che non mi è mai stata data l’occasione. Mi sono sempre impegnato al massimo, anche in quei pochi spezzoni in cui ho giocato e questo i tifosi se lo ricordano. Certo, se mi fosse girato meglio in alcune altre partite, magari la mia storia sarebbe potuta essere differente.
Da osservatore esterno che idea si è fatto sulle telenovele Adriano e Pizarro? E’ difficile darà un giudizio concreto non vivendo la quotidianità dello spogliatoio. Conosco bene Pizarro, so che è un professionista esemplare e non credo ci siano problemi per il suo rientro. Nel momento in cui starà bene scenderà in campo perché è un giocatore fondamentale. Per Adriano è diverso: quando non giochi da parecchio tempo è sempre complicato arrivare alla forma ottimale. Sono certo che appena sarà al top, anche lui darà il suo contributo.
Che cosa prevede per il 2011 della Roma? Vincere lo scudetto sarebbe una cosa fantastica. Il campionato è piuttosto livellato, non c’è una squadra che ha preso il largo, la Roma ha tutti i mezzi per poter puntare al titolo.
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