rassegna stampa roma

Lotito-DiBenedetto, è già derby

(Corriere dello Sport-D.Rindone) Lotito-DiBenedetto, è già derby Lazio-Roma: «Io non recrimino sulla qualità dell’Olimpico, un impianto che il Coni ha reso a norma e che per l’Uefa è a cinque stelle.

Redazione

(Corriere dello Sport-D.Rindone) Lotito-DiBenedetto, è già derby Lazio-Roma: «Io non recrimino sulla qualità dell'Olimpico, un impianto che il Coni ha reso a norma e che per l'Uefa è a cinque stelle.

Da un punto di vista pratico denigrarlo non ha senso. Se non ci fosse l'Olimpico, Roma e Lazio dove andrebbero a giocare?» . Tema scottante, lo stadio Olimpico. Lotito è intervenuto do­po le dichiarazioni di DiBenedetto datate lunedì, ha voluto chiarire la sua posizione anche se non è stato tirato in ballo da nessuno. Si è messo sulla scia del presidente del Coni Pe­trucci (aveva chiesto rispetto per l’Olimpico), proprio lui che è il precursore della battaglia per gli stadi di proprietà: «La Lazio non critica l’Olimpico - ha detto Lotito all’Ansa -fa va­lutazioni in base alle sue necessità. E’ chiaro che lo stadio, per una squadra di calcio, non incarna la possibilità di uno sviluppo commerciale, ma questo è un altro problema». IL PROGETTO -Lotito non condi­vide le parole di Thomas Di­ Benedetto:«E’ una questione di correttezza e di giustizia nei confronti del Coni. Non possiamo parlare male di una struttura che utilizziamo. Ho voluto fare questa precisazio­ne perchè sono abituato a di­re la verità, ho sempre fatto questa battaglia per gli stadi con prerogative specifiche», ha aggiunto il presidente del­la Lazio in serata a Lazio Sty­le Radio, è intervenuto due volte sull’argomento. Prima ancora, nel pomeriggio, ave­va confermato i punti del suo progetto-stadio, non ha certo cambiato idea, gli è sembrato fuori luogo attaccare l’Olimpico. Lotito attende leggi e auto­rizzazioni:«Lo stadio del futuro deve essere fuori dalla città, ma facilmente raggiungibile su gomma e su rotaia, deve pro­durre ricavi, deve ospitare attività commerciali, deve essere utilizzabile 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, così da diventare la casa del tifoso». Nelle vesti di Consigliere federale ha se­guito l'iter parlamentare del Ddl:«Qualcuno ha voluto stru­mentalizzare la realtà sostenendo che si deroga ai vincoli, non è così. Per realizzare gli stadi occorre un piano di fattibi­lità, poi incorporato in un accordo di programma che si attua attraverso la Conferenza dei servizi». Si è scagliato contro gli oppositori:«Vorrebbero, a monte della Conferenza, dire “quel­la è zona vincolata quindi niente stadio”. Con questa logica impianti sportivi in Italia non se ne costruiranno mai. Il vin­colo non ha valore assoluto, può essere superabile. E lo deve stabilire la Conferenza dei servizi». A chi paventa speculazio­ni edilizie ha risposto così:«Impossibile, l'unico soggetto pro­ponente è il Comune o la società o una sua controllata». Lo stallo in Commissione«si supera con il buonsenso altrimen­ti in aula si vedrà se c’è la convergenza di una maggioranza che vuole la competitività del calcio italiano. In caso contra­rio qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di aver ne­gato alle società le risorse per essere competitivi». REJA -Lotito ha confermato che l’incontro con Reja e Tare in Slovenia, prima del match dell’Italia, è servito per parlare di futuro:«Abbiamo colto l’occasione per stare insieme, per dia­logare e fare varie considerazioni. Ci siamo ritrovati, abbia­mo fatto il punto della situazione». Il tecnico è ancora ama­reggiato per le critiche:«Non capisce quali siano le motiva­zioni al di là dei derby. Il tifoso deve criticare, è giusto, ma senza mortificare». Ha chiesto una prova d’orgoglio per bat­tere il Napoli:«Chi giocherà dovrà dimostrare il giusto pi­glio. Domenica sarà un crocevia per il campionato».