(Il Romanista) - "Vorrei che la Roma giocasse stasera con la stessa intensità che mise in campo un’altra Roma, quella mia, quando nel 1961 eliminò in semifinale l’Hibernian. Ricordo tutto come se fosse oggi. A Edimburgo avevamo pareggiato 2-2, e non c’era la regola dei gol in trasferta che valgono doppi a parità di punteggio.
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(Il Romanista) – “Vorrei che la Roma giocasse stasera con la stessa intensità che mise in campo un’altra Roma, quella mia, quando nel 1961 eliminò in semifinale l’Hibernian. Ricordo tutto come se fosse oggi. A Edimburgo avevamo...
Io non avrei dovuto giocare all’Olimpico nella partita di ritorno, il 26 aprile: il giorno prima ero sceso in campo con la Nazionale contro l’Irlanda del Nord. La mattina della partita andai però a trovare la squadra in ritiro, per salutarla. I ragazzi stavano facendo colazione con tè e fette biscottate. Foni, il tecnico, mi fermò: «Giacomo, ti va di giocare stasera? Ragazzi – disse rivolgendosi alla squadra – che ne dite? ». Fu un coro unanime: «Sì, dai Giacomo!». Chiamai mia moglie e le dissi che non sarei tornato a cena. Dovevo difendere la Roma, quella notte. Ebbene, sul 3-3 salvai sulla linea di porta, a Cudicini battuto, la palla del possibile 4-3 scozzese. Quando si andò alla monetina per stabilire dove si sarebbe disputata la “bella”, chiesi croce e la sorte mi venne incontro. Rigiocammo all’Olimpico e non ci fu partita. Vincemmo 6-0. Ecco, mi piacerebbe che la Roma ci facesse rivivere quello stesso spirito stasera. Certo, stavolta è più dura. Bisogna vincere 2-0 a Donetsk. Non sarà semplice. Ma se la Roma gioca come sa, ce la po’ fare. Avete visto che cosa ha combinato con il Bayern Monaco all’Olimpico? Io ci credo. E poi Montella è tornato ad affidarsi allo zoccolo duro, alla vecchia guardia. Punta sul loro orgoglio. L’importante è che non giochino come a Lecce, dove a me non sono piaciuti. L’esito di Shakhtar-Roma dipenderà, secondo me, soprattutto dalle condizioni di alcuni elementi che io reputo indispensabili. Su tutti, Pizarro e Totti. Se girano loro, bene. Altrimenti sarà dura. Rimontare sarebbe importante anche in chiave derby. Poverini, i laziali. Hanno perso già tante volte con noi, ultimamente. Stavolta, vorranno “vendicarsi”. Sognano la rivincita. Ecco, allora, che compiere un’impresa leggendaria a Donetsk potrebbe darci una grossissima mano anche per superare la Lazio. Perché la vittoria dà morale e convinzione. Ti permette di affrontare con lo spirito giusto, da grande squadra, una partita delicatissima. Forza Roma. Ragazzi, io ci credo".
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