(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini)Se doveva andare in onda la Grande Pace, qualcosa avrà disturbato le trasmissioni. La retromarcia giunta in serata — implorata dalla dirigenza —
rassegna stampa roma
«Obbedisco. Sul futuro si vedrà»
(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini) Se doveva andare in onda la Grande Pace, qualcosa avrà disturbato le trasmissioni. La retromarcia giunta in serata — implorata dalla dirigenza —
non ha infatti potuto delineare scenari da in stile Mulino Bianco a Trigoria, e se ad un certo punto si pensava almeno ad una tregua pubblica, i titoli di coda che Francesco Totti ha regalato uscendo dal centro sportivo hanno fatto scolorare i tanti incontri della giornata. Ecco i principali: Rosella Sensi con i dirigenti (Conti, Montali e Pradè), la presidente con Ranieri e Vito Scala (preparatore e uomo di fiducia di Totti), l’allenatore col capitano e alla fine Ranieri col gruppo.
Indeciso e triste Cominciamo dalla fine, cioè da quel lungo addio che l’episodio di Genova ha ribadito. «Sinceramente mi è dispiaciuto entrare a 4 minuti dalla fine— ha detto il capitano a Sky —. Era come perdere tempo, ma ho accettato tutto. Sono a disposizione della società e del mister. Ho parlato con Montali, Pradè e Conti prima di discutere con l’allenatore. Abbiamo parlato di quello che è successo e che succederà. Convincenti? Io devo essere convincente. L’importante è avere dietro delle persone che mi sostengano sempre» . Ipoteche sul futuro, però, non si sente di metterne. «Io lontano da Roma? Pensiamo ad adesso, poi si vedrà» . Ed il perché è chiaro. La scorsa settimana ho detto che sono triste dentro Trigoria e fuori sto benissimo. Lo ribadisco» . Mediazione Sensi Insomma, parte del castello di buone intenzioni è caduto. Intorno a mezzogiorno, infatti, la Sensi è arrivata a Trigoria cominciando la serie di colloqui. «Dovete risolvere questo caso e tenere la squadra il più possibile tranquilla durante la settimana» . Dopo Rosella ha incontrato Scala, che gli esposto le amarezze del capitano in una stagione in cui fisicamente sta benissimo. «Deve stare tranquillo— ha replicato la Sensi — lui è sempre al centro del progetto, non è in discussione» .
Ranieri nel mirino Poi è stato il momento del confronto con l’allenatore. Il senso è stato: «Mi raccomando, più dialogo con Totti e con tutti» . Infine è andato in scena il colloquio fra i protagonisti. E Ranieri ha chiesto: «Aiutami, in città mi stanno massacrando. A Genova pensavo davvero che mancasse più tempo, non volevo umiliarti. Stiamo uniti, possiamo ancora fare una grande stagione» . A quel punto il capitano ha promesso collaborazione, ma ovviamente non sorrisi. Insomma, ciò che conta alla fine è il gruppo. Ed è il concetto che l’allenatore ha raccomandato ai giocatori riuniti in seduta plenaria.
Retromarcia Inutile che, dopo una giornata che profumava di lieto fine, le parole di Totti abbiano amareggiato la dirigenza. Che a quel punto ha pregato il capitano di correre ai ripari. E è arrivato il dispaccio buonista: «La mia tristezza è dovuta al non riuscire a dare il massimo contributo. Non per la presidente, a cui sono legatissimo e che è da ringraziare. Né è indirizzata all’allenatore, alle cui decisioni mi sono sempre rimesso, o ai dirigenti con cui mi confronto, e nemmeno ai miei compagni che stimo. Sono triste solo perché questa rosa deve ambire ai massimi risultati» . Domanda: a quale dei due Totti credete?
© RIPRODUZIONE RISERVATA