rassegna stampa roma

Lo Monaco scuote il Catania

(Corriere dello Sport) Barra a dritta verso Ro­ma. Superata la tempesta di Milaz­zo (strettamente dal lato meteorolo­gico, s’intende), infatti, il Catania fa la conta dei presenti – giorno dopo giorno sempre in numero superiore dopo...

Redazione

(Corriere dello Sport) Barra a dritta verso Ro­ma. Superata la tempesta di Milaz­zo (strettamente dal lato meteorolo­gico, s’intende), infatti, il Catania fa la conta dei presenti - giorno dopo giorno sempre in numero superiore dopo l’«ecatombe» che ha preceduto il Natale - e prepara gli ultimi dettagli in vista della sfida contro i giallo­rossi di Ranieri.

Lo fa a porte chiuse, la squadra di Giam­paolo, sul campo in er­ba sintetica di Belpas­so, ma con la certezza che a Roma il risultato è da considerare tutt’altro che scontato. E per più motivi. Non ultimo quello legato al fatto che il Catania arriva a questa sfida forte di una tranquillità dettata dalla classifica: ovviamente si punta al pareggio, come risultato minimo, ma anche se le cose dovessero anda­re male, ebbene, la classifica rimar­rebbe ancorata sempre a ventuno punti. Che a una giornata dalla con­clusione del girone di ritorno sono da considerare bottino niente male. «A patto che - come ha dichiarato Lo Monaco prima della sosta -la squadra non si adagi sugli allori. Il Catania ha costruito le proprie fortune sull’aggressivi­tà in campo, sulla vo­glia di non arrendersi mai. Ecco, mantenere questo atteggiamento ci permetterebbe di raggiungere agevol­mente quella salvezza che rappre­senta il nostro obiettivo stagionale».Già, l’aggressività. Qualcuno - il ri­ferimento è al brasiliano Martinho ­deve avere preso troppo alla lettera le parole di Lo Monaco, visto che contro il Milazzo, domenica pome­riggio, si è fatto espellere dopo ne­anchemezz’ora, mandando su tutte le furie Giampaolo. Il quale, però, ha avuto modo di lamentarsi del­l’operato dell’arbitro, visto che que­ste amichevoli vengono organizzate per provare soluzioni tattiche e co­sì, con un uomo in meno, tutti gli esperimenti non si sono potuti fare:« Non c’era nervosi­smo in campo- ha di­chiarato Giampaolo -e anche se Martinho, espulso per proteste dopo una ammonizio­ne, avesse detto qual­cosa di grave all’arbi­tro, ritengo che il buonsenso avrebbe do­vutoportare ad altre soluzioni: il di­rettore di gara sarebbe potuto veni­re dal sottoscritto e 'consigliare' il cambio immediato; avrei raccolto il suggerimento ed avrei potuto conti­nuare a vedere la squadra in undi­ci. Anche in dieci uomini, in ogni ca­so, a me il Catania non è dispiaciu­toe il lavoro svolto, anche se avrei voluto impiegare strada facendo an­che Augustyn e Spolli, ha avuto il suo peso». MASCARA MIGLIORA -Nel primo alle­namento settimanale, lo staff di Giampaolo ha riservato alla squa­dra lavoro leggero. In avvio si è curato il pos­sesso palla, quindi partitella in famiglia ed esercitazioni diver­sificate in fase offensi­va. A riposo l'infortu­nato Izco, differenzia­to per Capuano, pro­gramma di recupero individualizzato per Biagianti. Mi­gliorano gradualmente e costante­mente anche le condizioni di Masca­ra, Spolli ed Augustyn. Chissà che per uno di loro non possa arrivare la prima convocazione se non per Ro­ma in occasione della gara successi­va in casa, con l’Inter.