(Leggo - F.Balzani) - «Criticare me è vergognoso». Marco Borriello non ci sta e risponde duramente ai giudizi piovutigli addosso in queste ore:
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«Non ho rubato il rigore a Pizarro»
(Leggo – F.Balzani) – «Criticare me è vergognoso». Marco Borriello non ci sta e risponde duramente ai giudizi piovutigli addosso in queste ore:
«Trovo vergognoso che in questo momento si cerchi di trovare in me l’unico capro espiatorio di una situazione difficile. La mettono tutti su polemiche che io non ho mai fatto, compresa quella con Totti. Non sono io che decide chi va in panchina». Poi l’attaccante napoletano passa all’autoelogio: «Ho fatto quindici gol in cinque mesi, con il Lecce mi sono procurato un calcio di rigore al 90’ dopo aver dribblato tre avversari. Sono uno abituato a lavorare fino all’ultimo minuto, un esempio di serietà». Borriello è un fiume in piena e torna a spiegare i motivi del rigore «rubato» a Pizarro (e sbagliato), puntando indirettamente il dito verso i compagni: «A Donetsk ho visto che nessuno prendeva la palla e allora ho tirato io il rigore. Dopodiché mi sono preso tutte le colpe. Non penso che prendersi le proprie responsabilità sia una colpa e, inoltre, non siamo stati eliminati per il mio rigore. Sono stato disponibile dalla prima all’ultima partita in questa stagione, senza avere un raffreddore o un qualsiasi problema fisico». Dichiarazioni, non autorizzate dalla società, che hanno sorpreso Gian Paolo Montali. Per Borriello è prevista una multa
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