rassegna stampa roma

L’invidia di Lotito

(Il Romanista – M.Bianchini) – E così il logorroico latinista, presidente di una squadra di calcio che affonda le sue radici nelle campagne dell’Agro romano, ci fa sapere che “lo zio Tom non può spendere”.

Redazione

(Il Romanista - M.Bianchini) - E così il logorroico latinista, presidente di una squadra di calcio che affonda le sue radici nelle campagne dell’Agro romano, ci fa sapere che "lo zio Tom non può spendere".

L’annuncio ha gettato nella disperazione i tifosi romanisti, colpiti dal clamoroso titolo apparso sulla prima pagina di un quotidiano sportivo. Escluso dal ristretto club di coloro che riescono a fare almeno un battuta umoristica l’anno, il nostro amico continua ad esibirsi malinconicamente nella difficlle arte della risata. Ma la preoccupazione maggiore, nasce dal sospetto che le notti insonni del fecondo personaggio ,siano da mesi cosparse di fantasmi. Uno , in particolare, indossa l’abito, a stelle e striscie e agita perfino la bandiera giallorossa. No, è troppo. Non si sarebbe mai aspettato che l’odiato nemico romanista godesse di una stima che travalica i confini transoceanici , al contrario di altri orizzonti limitati alla periferia di Frosinone. Nel tentativo malinconico, di misurarsi con Golia, il misero Davide scopre l’acqua calda del fair-play finanziario da scagliare sulla fronte dell’avverrario, sorpreso dalla novità. "hai visto come ti ho spaventato - si dirà il maestro di latino - adesso come la mettiamo?". Il povero Di benedetto , messo al corrente di regole di cui non aveva mai sentito parlare, ordinerà ai marinai di alzare le ancore per far ritorno precipitosamente a Boston. Le piacerebbe signor ciociaro! Invece, arriveranno non solo bastimenti, ma pure i famosi "cammelli" inventati da lei quando intavolava le sue astute trattative di mercato.Quello delle "confusioni" finanziarie è’ un terreno minato che le consigliamo di non sfiorare , considerando che nella storia del suo club ci sono stati presidenti scappati in America per evitare i conti con la giustizia, altri che hanno conosciuto le celle di Regina Coeli dove hanno lasciato provvisori effetti personali. Cose che non sono mai accadute sulla sponda del tevere dove si gode della trasparenza del sole.