(Il Romanista - P.Bruni) - «Mi sorprende che si siano mossi gli americani per la Roma: mi sarei aspettato un italiano». Le parole di Zibì Boniek, intervenuto nella trasmissione Prima che sia domenica in onda su radio Manà Manà, sono un misto fra stupore e soddisfazione.
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«Gli Usa? Che sorpresa!»
(Il Romanista – P.Bruni) – «Mi sorprende che si siano mossi gli americani per la Roma: mi sarei aspettato un italiano». Le parole di Zibì Boniek, intervenuto nella trasmissione Prima che sia domenica in onda su radio Manà Manà,...
La possibile svolta societaria è diventata il centro dell’universo giallorosso. «Per la Roma – continua il polacco – mi auguro soprattutto una pace interna, anche se non dovesse arrivare un compratore. Mi domando perché questi stranieri decidano di investire in Italia quando qui non ci sono neanche le leggi che regolamentano il discorso sportivo. Mi sorprende che si sia fatto avanti DiBenedetto, in realtà immaginavo che lo facesse un italiano: avrebbe saputo meglio come muoversi». Secco, deciso e senza peli sulla lingua, in perfetto stile Boniek. Il presente, tuttavia, si chiama Inter-Roma. Un match affascinante e complicato dove i nerazzurri partono come favoriti:«La Roma può fare risultato, a patto che non manchino gli atteggiamenti giusti, la volontà e la convinzione. Entrambe le squadre stanno recuperando la forma, anche se i giallorossi ogni tanto hanno alcune fermate inaspettate come quella contro il Brescia». «Sembra che nessuno voglia vincerlo questo campionato – ha incalzato Zibì – non vedo una formazione forte e convinta in questa fase della stagione. La stessa Roma quando sembra lanciata, poi si arena in modo inaspettato». Dal campionato alla Champions il passo è breve. Fra quindici giorni, Totti e compagni se la vedranno con lo Shaktar nella gara degli ottavi di finale: «L’attuale presidente della federazione ha perso potere, gli ucraini vorrebbero cambiarlo prima di Euro 2012 e poi prendersi i meriti di quanto è stato fatto in questi anni. Il problema è solamente uno: il suo mandato scade tra due anni, un allontanamento ora non sarebbe assolutamente democratico e la Uefa potrebbe prendere una decisione drastica». Un provvedimento che favorirebbe la Roma, qualora la Uefa dovesse decidere di estromettere lo Shakhtar Donetsk dalla massima competizione europea per club: «Sarebbe una situazione a dir poco surreale». Della questione societaria ha parlato anche Bruno Conti che, in partenza per Milano, ha spiegato: «Noi, come squadra, non sappiamo nulla, ci informiamo come voi attraverso i comunicati. Come cambierà l’organigramma societario? Non dipende da noi. Il cambiamento ci sta. L’importante è che la Roma resti grande».
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