rassegna stampa roma

«Americani? Progetto serio»

(Il Romanista – B.Devecchi) Totti über alles. Montali non ha dubbi. C’è il timbro del Capitano su questo fantastico derby. Il neo direttore operativo della Roma ha dedicato a Francesco un capitolo a parte nel suo lungo intervento di ieri...

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(Il Romanista - B.Devecchi) Totti über alles. Montali non ha dubbi. C’è il timbro del Capitano su questo fantastico derby. Il neo direttore operativo della Roma ha dedicato a Francesco un capitolo a parte nel suo lungo intervento di ieri a “Radio Anch’io Lo Sport”.

«Totti – dice - è stato un grande leader nel derby e la Roma è stata brava a mantenere i nervi saldi. Al di là dei due gol segnati che fanno clamore, la cosa straordinaria di ieri (domenica, ndr) è l’atteggiamento e il comportamento di Francesco in tutta la partita. Ha avuto un grande spirito di sacrificio e dedizione alla causa e la consapevolezza di cosa vuol dire fare squadra. È stato capace di sopportare anche un gioco duro. Non ha mai perso la pazienza. È sempre stato lucido e riflessivo». L’atteggiamento positivo di Totti, spiega Montali, ha trainato i compagni: «E’ stato importante e ha fatto bene anche alla squadra. Francesco ha dimostrato tutto il suo valore ed è sempre più leader». E’ passato solo qualche giorno dalla scoppola ucraina, ma la Roma sembra un’altra squadra. «Avere la tranquillità – spiega il dirigente - di affrontare una partita come questa, dopo che già ne hai vinti quattro, ci ha dato calma e lucidità. La Roma ha dato dimostrazione di essere diversa dal solito, venivamo da Donetsk dove qualche errore era stato fatto, ma gli errori servono per crescere e la squadra ieri è stata molto brava a mantenere i nervi saldi perché la situazione era difficile ed esplosiva. Devo fare i complimenti ai giocatori perché si sono concentrati solo sull’aspetto sportivo. Bastava poco perché uno dei miei potesse ergersi a paladino della vittoria e non è successo. Questa è la strada giusta per diventare una grande squadra,che possa andare oltre i confini della città».Tempo fa, Maria Sensi chiedeva un regalo per la figlia Rosella. Un regalo d’addio. La squadra glielo ha concesso: «Siamo molto felici per questa vittoria molto importante, perché i Sensi meritano tantissimo. È una famiglia che ha dato tanto a questa squadra e bisogna essere riconoscenti». La Roma si esalta con le grandi e soffre con le piccole. La Lazio è un’eccezione. Montali è più sportivo, però e associa i biancocelesti alle big:«Per noi sarebbe meglio giocare sempre contro Lazio, Milan, Inter o Juve, perché la Roma è fatta da giocatori con un fortissimo dna e quando gioca con i suoi pari ci mette tantissima qualità. Ma i campionati si vincono non solo contro le grandi e dobbiamo imparare a diventare grandi». La Roma, dice il direttore, «deve soprattutto imparare a perdere. C’è un modo per farlo e su questo dobbiamo migliorare e ci stiamo lavorando. Il comportamento sarà uno dei punti-chiave della nuova Roma».

Questione società. DiBenedetto è atteso a giorni. La prima mossa del futuro presidente è stata nominare Montali direttore operativo «È chiaro – commenta lui - che la promozione a ruolo di responsabile dà il segnale di un cambiamento forte e radicale all’interno della società.Ma anche una Roma che rimanga dentro canoni fondamentali come il fair play finanziario. Non serve un salto di qualità eccessivo perché la base è comunque ottima. Non dimentichiamo che la Roma in questi ultimi anni è stata dietro solo all’Inter». Montali non boccia Ranieri:«Io non parlerei di un suo fallimento. L’anno scorso, Ranieri per mezz’ora è stato campione d’Italia dopo una stagione straordinaria. Quest’anno nella seconda parte della stagione i risultati non sono stati dalla sua parte. Ma dare le dimissioni in un momento così delicato fa anche onore alla persona. Questi due anni sono stati propedeutici anche in prospettiva futura».

Da Ranieri a Montella. Il giudizio di Montali è strapositivo: «Siamo molto contentidel suo approccio a questa stagione. Ha delle idee e questo è un patrimonio su cui lavorare. E poi è riuscito a creare da subito empatia con squadra e spogliatoio. Dieci punti non è cosa da poco, ora ne rimangono ancora 27 in palio e dovremo ottenere il massimo. Vogliamo portate a casa anche la finale di Coppa Italia che per noi è molto importante. Si gioca a Roma. E saremmo la prima squadra a vincere la decima coppa».