rassegna stampa roma

La spinta di Behrami e il risveglio di Mutu

(Corriere dello Sport – A.Polverosi) E’ un brutto cliente la Fiorentina di questo periodo. Sul piano fisico, atletico e mentale è nel momento mi­gliore della sua stagione.

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(Corriere dello Sport - A.Polverosi) E' un brutto cliente la Fiorentina di questo periodo. Sul piano fisico, atletico e mentale è nel momento mi­gliore della sua stagione.

Dei grandi in­fortunati (tanti e tutti dal nome illustre, da agosto a oggi) manca solo Jovetic al rientro, gli altri sono a posto e i risulta­ti (intesi anche come gioco) si sono visti in queste ultime settimane. C’è un dato che spiega meglio di altri la trasformazione della Fiorentina ed è quello legato al girone di ritorno. In queste ultime 10 partite, la squadra di Mihajlovic ha fatto 17 punti e in una classifica ideale del solo girone di ritor­no è al 5° posto, insieme alla Lazio e al­la Roma, a -3 dal Napoli, a -5 da Milan e Inter e a -9 dalla strepitosa Udinese. Se restringiamo il periodo alle ultime due gare, la Fiorentina è a punteggio pieno, con la vittoria sul Catania e quella di do­menica scorsa a Verona contro il Chie­vo, quattro gol segnati, zero subiti. In tutto il campionato non aveva mai vinto due partite a fila e non aveva mai vinto con 3 gol di scarto (è successo contro il Catania). LE IDEE DI MIHAJLOVIC - Se pensiamo ai se­gni ( negativi), ai colori ( grigi e grigi scuri) e ai pensieri ( tristi) del girone d’andata, molto è cambiato e molto è merito dell’allenatore. A gennaio ha avuto finalmente un buon rinforzo, l’ex laziale Behrami, che Mihajlovic ha sa­puto inserire in fretta, e con ottimi risul­tati, nella manovra della squadra. E’ stato chiaro con Mutu, un giocatore di categoria superiore con una mente di categoria inferiore: dopo esserne stato tradito, lo ha reinserito nel gruppo (but­tare via i suoi gol e le sue giocate sareb­be stato sciocco) e lo ha trattato col do­vuto distacco. Precisa l’ultima frase di Sinisa sul conto del rumeno: « Con me non è pari». Ma soprattutto ha dato alla squadra sicurezza e solidità, doti attra­verso le quali è affiorato il gioco fino a tornare quasi ai livelli delle stagioni di Prandelli. EUROPA LEAGUE - Adesso è questo l’obiet­tivo della Fiorentina. Per arrivarci, de­ve fare un po’ di conti. Innanzitutto spe­rare, almeno in questo momento, con la classifica attuale, che il Palermo non si qualifichi per la finale di Coppa Italia, altrimenti porta via uno dei 3 posti per l’Europa League. Poi deve agganciare e superare la Juve che ha 2 punti in più. Non è un cammino semplice, tutt’altro, ma la Viola oggi ha una forza nuova, crede in sè, nelle sue qualità, ha voglia di tornare dove è attesa dalla sua gente. Mercoledì scorso, per la finale di Coppa Italia Primavera proprio contro la Ro­ma, c’erano 13.000 spettatori al Fran­chi. Firenze ci crede ancora.