(Il Romanista - G.Piacentini) - La Roma fa quello che deve. Supera 4-2 il Catania tra tante (troppe) sofferenze ma poco importa, perché con i tre punti di ieri pomeriggio si riporta per la prima volta in stagione nella zona caldissima della classifica, al quarto posto che significa Champions League.
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La Roma torna a lottare lassù
(Il Romanista – G.Piacentini) – La Roma fa quello che deve. Supera 4-2 il Catania tra tante (troppe) sofferenze ma poco importa, perché con i tre punti di ieri pomeriggio si riporta per la prima volta in stagione nella zona caldissima...
Lo fa grazie ad un super Borriello (autore di una doppietta che porta il numero dei suoi gol a 13 in stagione) e a Mirko Vucinic, mandato in campo nel finale e autore anche lui di due gol, decisivi. Senza Adriano e Pizarro, Ranieri rispolvera il 4-2-3-1, con Menez a destra e Totti riportato al ruolo di trequartista alle spalle di Borriello, attaccante centrale. In difesa Mexes e Juan preferiti a Burdisso. In porta torna Julio Sergio. Al primo vero affondo la formazione giallorossa passa in vantaggio: al 5’ tiro dal limite di De Rossi, Andujar non trattiene la palla che finisce sui piedi di Borriello, che da due passi colpisce sporco ma riesce a mettere alle spalle del portiere dei siciliani. Passano meno di sessanta secondi e una disattenzione di Julio Sergio per poco non regala a Maxi Lopez la palla del pareggio, ma il portiere brasiliano è bravo a rimediare. Il numero 27 romanista è incerto anche all’11’ quando esce a vuoto su un corner dalla destra, spalancando la sua porta a Silvestre che di testa anticipa Borriello ma conclude a lato. Al 17’ è ancora il capitano dei siciliani ad avere sui piedi la palla buona dopo una dormita generale della difesa romanista ma, solissimo in area, non riesce ad agganciare a due passi da Julio Sergio. Due minuti dopo Totti pesca sulla sinistra Menez che ha campo libero davanti a sé, entra in area ma al momento di concludere è anticipato dalla scivolata di Bellusci. Juan ha il suo da fare per controllare Maxi Lopez, e non sempre la cosa gli riesce: al 24’ l’attaccante argentino si libera in area col destro conclude sul palo esterno. La Roma si trova più a suo agio quando agisce di rimessa: al 27’ Menez parte palla al piede da metà campo e quando arriva al limite dell’area scarica il destro, Andujar ci arriva con la punta delle dita e devia in angolo. Al 29’ il pareggio del Catania arriva grazie al suo uomo migliore, Silvestre, che al terzo tentativo di testa batte Julio Sergio. Non serve a nulla il tentativo disperato di Simplicio che respinge il pallone quando ha già varcato la linea di porta. La reazione della Roma nei piedi di Menez che al 35’ si produce in un’azione fotocopia rispetto a quella di pochi minuti prima: compreso il tiro, deviato di nuovo in angolo da Andujar. Al 38’ la Roma si fa trovare spaccata in due dal contropiede del Catania, Juan sbaglia a fare il fuorigioco e Maxi Lopez è bravo a saltare Julio Sergio in uscita e a depositare col destro nella porta vuota per il vantaggio catanese. La Roma accusa il colpo e si disunisce offrendo il fianco al contropiede avversario: nel finale di tempo il Catania ha per due volte la palla dell’1-3 ma non riesce a concretizzare. Nell’intervallo Ranieri ridisegna la Roma: fuori De Rossi e Simplicio, dentro Perrotta e Greco, che si piazza in cabina di regia. Come nel primo tempo, al primo affondo la Roma trova il gol, ancora con Borriello che non ha nessuna difficoltà a mettere in rete di testa un assist di Riise dalla sinistra, con la palla colpita oltre la linea di fondo e la difesa del Catania congelata. All’11’ Catania ancora pericoloso con Maxi Lopez, ma il suo diagonale si perde lontano dai pali. La gara cala di ritmo perché il Catania sembra accontentarsi e la Roma non riesce a sfondare, anche se ogni volta che arrivano dalle parti di Julio Sergio i siciliani qualche pericolo lo creano: al 29’ il neo entrato Martinho va via a Cassetti e mette in mezzo un pallone sul quale Maxi Lopez arriva leggermente in ritardo. A dieci dalla fine Ranieri prova il tutto per tutto togliendo Taddei ed inserendo Vucinic: è una Roma a trazione anteriore e i pericoli per Andujar si moltiplicano. Al 37’ Menez serve Totti che batte praticamente a botta sicura, sul corpo di un difensore catanese. Un minuto dopo dormita colossale della difesa catanese, Borriello ha sui piedi un rigore in movimento ma calcia addosso ad Andujar. Il 3-2 però è nell’aria e arriva al 41’ grazie a Mirko Vucinic, bravo a tramutare in gol un tiro di Totti deviato da un difensore del Catania. Il capitano, dopo aver mancato di un soffio il gol, raddoppia il favore e al terzo di recupero mette sui piedi del montenegrino un pallone che il numero 9 deve solo spingere in rete per il definitivo 4-2.
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