rassegna stampa roma

La Polizia: «Migliorata la sicurezza negli stadi». Peccato che siano vuoti

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Ci sono veline e veline. Quella che è circolata ieri su tutti i siti di informazione possibili immaginabili faceva però davvero sorridere. La Polizia di Stato ha diffuso una nota in cui faceva i...

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(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Ci sono veline e veline. Quella che è circolata ieri su tutti i siti di informazione possibili immaginabili faceva però davvero sorridere. La Polizia di Stato ha diffuso una nota in cui faceva i complimenti a se stessa, innanzitutto. E poi a steward e società sportive.

Perché? Sentite, anzi leggete qua: «A tre giornate dal termine del campionato di Serie A i dati della violenza negli stadi, che saranno resi noti al termine della stagione, testimoniano una notevole riduzione degli incidenti». Secondo la Polizia di Stato, «tale risultato è il frutto del lavoro delle Forze di Polizia, degli steward e delle società sportive, scandito dalle fasi operative che hanno consentito l’adozione a regime della tessera del tifoso». Ma i meriti, in realtà, vanno distribuiti anche tra i tifosi fidelizzati. Che sono i tifosi buoni, perché poi – magari non tutti lo sanno - ci sono i non fidelizzati, ovvero la stragrande maggioranza, che sono i cattivi. «L’aumentata sicurezza – si dice nella nota - è stata confermata anche dagli operatori di settore che, nell’ambito dell’Osservatorio, non hanno mancato di sottolineare come il comportamento dei tifosi fidelizzati in trasferta, si è caratterizzato per la grande correttezza e la predisposizione a rendersi protagonisti della propria sicurezza. Questo quadro ha consentito, per le partite disputate il 30 aprile ed il primo maggio, di sperimentare per la prima volta la giornata senza rinforzi negli stadi».

In questo modo, avvisano sempre dal Viminale, i circa 1.500 uomini delle forze di Polizia che ogni settimana vengono inviati di rinforzo negli stadi italiani «sono stati impiegati per garantire maggiore sicurezza ai cittadini in occasione di altri appuntamenti pubblici, determinando di conseguenza anche un notevole risparmio di risorse economiche. Nel turno di Serie À e B - conclude la nota - la sicurezza degli spettatori è stata quindi garantita esclusivamente dagli steward con il supporto delle Forze di Polizia delle città in cui si sono svolte le gare». Ricapitolando. La Polizia si complimenta con se stessa, ma pure con i tifosi fidelizzati, perché è migliorata la sicurezza negli stadi. A parte che mancano le statistiche, a parte che negli stadi non accade più nulla dal gennaio 2007, da quando all’esterno del Massimino, e mica dentro, è morto l’ispettore Raciti, a parte tutto questo, c’è un elemento che per ovvi motivi non viene evidenziato: se diminuiscono gli scontri, è perché le trasferte vengono vietate. A fine stagione, dando per certo il divieto per Catania-Roma, i romanisti senza tessera del tifoso saranno stati costretti a saltare 14 partite lontano dall’Olimpico su 19. L’esempio già citato altre volte è quello dell’autostrada. Provate a vietare il transito alle auto con targa pari o dispari. E poi vediamo se non diminuiscono gli incidenti.