(Il Romanista - V.Valeri) - «Nessun ballottaggio, Julio Sergio è titolare al 100%».
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Julio Sergio, la Roma tra le mani
(Il Romanista – V.Valeri) – «Nessun ballottaggio, Julio Sergio è titolare al 100%».
Claudio Ranieri spazza via ogni dubbio e per affrontare oggi il Catania punta forte sul numero 27 brasiliano; il giocatore è tornato abile e in forma dopo l’ultimo infortunio rimediato a Cluj il 9 dicembre, quando una lesione di primo grado al muscolo adduttore della coscia destra lo costrinse a saltare la gara col Bari e rimanere a riposo contro il Milan nella bella vittoria firmata Borriello.
Quello in terra romena è stato solo l’ultimo di una serie di incidenti che hanno costretto il 32enne di Ribeirao Preto a fermarsi ai box. Il primo fu in piena estate, l’11 agosto, durante l’amichevole contro il Grosseto che sarebbe dovuta servire per prepararsi al meglio alla sfida di Supercoppa a Milano; al portiere giallorosso venne riscontrata un’elongazione dei flessori della coscia destra, sembrava recuperabile per il match del 21 ma non ce la fece e al posto suo tra i pali scese in campo Bogdan Lobont.
Dopo le prime quattro gare di campionato, ecco ancora il romeno a sostituirlo: alla fine del vergognoso incontro di Brescia, Julio Sergio si scontrò in uscita bassa con Konè e nonostante il dolore alla caviglia destra (ancora!) fosse insopportabile, rimase al suo posto. In lacrime. Le immagini fecero il giro nel web e toccarono le corde del cuore di tutti i tifosi, non solo romanisti, perché diedero prova della sua professionalità ma soprattutto dell’attaccamento alla maglia. La microfrattura del malleolo, con interessamento dei legamenti, lo ha tenuto fuori per quattro turni, finché contro il Lecce non è tornato a occupare il posto che gli spetta. La panchina di San Siro di sicuro non gli ha fatto piacere, ma è nella natura dei ogni giocatore voler sempre essere protagonista; in quell’occasione la maglia da titolare l’indossò il connazionale Doni, data l’assenza forzata anche di Lobont, per dare la possobilità a Julio di recuperare senza ulteriori traumi.
Oggi pomeriggio il sudamericano di origini abruzzesi e con passaporto italiano può ricominciare a costruire la sua immagine di titolare della Roma, squadra nella quale per circa due anni e mezzo è stato solo un turista o poco più («il miglior terzo portiere del mondo», lo investì Spalletti), mentre da fine agosto del 2009 è un punto di riferimento per squadra e allenatore, avendo dimostrato sul campo di essere ampiamente all’altezza di una formazione che punta sempre agli obiettivi “grossi”. A mancargli, in questa prima metà di stagione, è stata la fortuna che lo ha invece accompagnato spesso nell’annata passata. Una volta ritrovata un pizzico di buona sorte (insieme alla stabilità fisica), Julio Sergio Bertagnoli avrà in pugno le redini della retroguardia romanista. L’appoggio del mister già ce l’ha: «Al 100%». Parola di Claudio Martello.
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