(Il Romanista - C.Zucchelli/D.Galli) - Non ci sarà nessun depauperamento della rosa, saranno rinnovati i contratti dei giocatori più rappresentativi, ma tutti - calciatori, staff tecnico e dirigenti - saranno sotto esame.
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Il futuro della Roma è adesso
(Il Romanista – C.Zucchelli/D.Galli) – Non ci sarà nessun depauperamento della rosa, saranno rinnovati i contratti dei giocatori più rappresentativi, ma tutti – calciatori, staff tecnico e dirigenti – saranno sotto esame.
Intanto, udite udite, Mr DiBenedetto starebbe cercando una sistemazione qui. A Roma. Che diventerebbe così casa sua. Premessa. Fino a metà della prossima settimana non dovrebbe esserci nulla di nuovo sul fronte della cessione del club. Unicredit ha chiesto delle integrazioni alla DiBenedetto As Roma LLC, la società costituita apposta per l’operazione. Non dovrebbero esserci problemi nel fornirle, anche qualora si trattasse di integrazioni economiche. Salvo cataclismi, che all’orizzonte non appaiono, il procedimento di vendita scorrerà via liscio. Qualora invece, per assurdo, dovesse saltare tutto, allora verrebbero prese in considerazione le altre quattro offerte giudicate meno competitive. Da Unicredit non trapelano date sull’inizio della trattativa in esclusiva. Secondo l’AdnKronos, si dovrebbe partire l’11 o il 14 febbraio. Ora, la domanda che si fanno i tifosi della Roma è: cosa succederà alla rosa? Saranno rinnovati i contratti dei calciatori chiave. Mexes, per esempio. E gli altri? Molto dipenderà, spiegano fonti vicine al gruppo USA, dai risultati sul campo. Messaggio per squadra, staff tecnico e dirigenziale: la Roma è in lotta su tre fronti, non bisogna commettere altri errori come il pareggio col Brescia. Anche se vengono gli americani, non si può rinunciare ai proventi Champions, prendendo magari sotto gamba la doppia sfida con lo Shakhtar. I gioielli comunque non si toccano. Ed eventuali cessioni saranno compensate da acquisti di pari valore (se non superiore), mentre già si ragiona su quegli elementi che possono rafforzare un organico già competitivo. E il management? Per ora non dovrebbe cambiare nulla. Montali farebbe da traghettatore in attesa che subentri la nuova proprietà. Nella struttura futura, DiBenedetto dovrebbe fare il presidente. Ci risulta che stia cercando casa a Roma. Due, al massimo tre, dovrebbero essere i massimi dirigenti. Tutti di altissimo profilo. Uno potrebbe essere Montali, che farebbe da collante tra Unicredit (che resterebbe con una importante quota di minoranza) e gli americani. Si ipotizza che possa ricoprire il ruolo di amministratore delegato o direttore generale, con deleghe specifiche per comunicazione e marketing. Si rinnoverà sicuramente il sito della Roma. A Trigoria fanno notare come quello dell’Inter, preso Nagatomo, in tre giorni abbia triplicato i contatti con l’Estremo Oriente. L’altro nome che circola è quello di Franco Baldini. L’ex ds gestirebbe l’area tecnica. Questione Ranieri. Con Angelucci sarebbe andato via, con gli americani avrebbe dato la disponibilità a restare. C’è l’ok di Unicredit per un contratto a 2,5-3 milioni a stagione con una penale in caso di risoluzione anticipata. Gli americani però nicchiano, perché già preventivano la penale che dovranno pagare per la rottura anticipata del contratto con Kappa. Il futuro sponsor tecnico della Roma dovrebbe essere Nike
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