(Corriere dello Sport-P.Torri) Dopo Ronaldinho, Juan e, chissà, pure Adriano. Il Flamengo fa sul serio, consapevole che per il difensore centrale brasiliano l’affare non potrà che concretizzarsi nel prossimo mercato estivo.
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Il Flamengo vuole Juan
(Corriere dello Sport-P.Torri) Dopo Ronaldinho, Juan e, chissà, pure Adriano. Il Flamengo fa sul serio, consapevole che per il difensore centrale brasiliano l’affare non potrà che concretizzarsi nel prossimo mercato estivo.
Ma la cosa c’è e i dirigenti del club che ha più tifosi al mondo, hanno già fatto più di qualche passo per far ritornare a casa Juan che da quelle parti è un autentico e indimenticato idolo. OFFERTA -Premessa: al momento la Roma ancora non sa nulla di questa possibilità. Anche perché chi sta lavorando all’affare, sa bene come la società giallorossa sia in un decisivo momento di transizione e quindi, oggi come oggi, diventa difficile individuare l’interlocutore giusto. Dunque, la situazione è questa: un dirigente del Flamengo, dopo aver proposto al giocatore questa opportunità nel corso delle vacanze natalizie trovando riscontro sulla volontà di Juan di tornare a Rio anche se il giocatore non ha dato date, nei giorni scorsi ha contattato Michele Gerbino, amico e procuratore di Juan. Proponendogli la possibilità per il giocatore di un ritorno a Rio. Con un’offerta di quelle che fino a qualche anno fa non era minimamente pensabile per il calcio brasiliano: tre anni di contratto, tre milioni di euro netti a stagione più una discreta percentuale sulla vendita delle maglie con il nome del giocatore (tenete presente che i tifosi del Flamengo sono valutati intorno agli ottanta milioni). In pratica un anno in più rispetto all’attuale contratto con la Roma e pure cinquecentomila euro in più. Offerta che logicamente non può essere accantonata da parte di nessuno. Se ne riparlerà quando ci sarà chiarezza sull’assetto societario della Roma. DONI -Federico Marchetti è ancora a Cagliari. Quindi non possono che essere cresciute le possibilità che Roma e Genoa mettano in piedi uno scambio di prestiti di portieri, Doni sotto la Lanterna, Eduardo sotto il Cupolone. Detto che sul mercato finché non ci sono le firme è sempre meglio la cautela, in questo caso di sicuro c’è che le due società oggi si incontreranno per discutere della fattibilità di un affare che parte da una serie di considerazioni: Eduardo dopo alcune prove non proprio da Zamora, non sembra più essere proponibile sulla piazza rossoblù, Doni ha bisogno di tornare a giocare con continuità e nella Roma al momento non lo può fare. Ieri il ds della Roma, Daniele Pradè, è volato a Milano. Una visita ad Adriano nell’ospedale alle porte della città dove si è operato alla spalla, poi una serie di contatti con operatori di mercato. A cominciare dal collega Stefano Capozucca del Genoa che solo oggi si presenterà nella città che una volta consigliavano di bere. Sulla formula del prestito reciproco non ci dovrebbero essere problemi, forti anche le società del sì dei due portieri all’operazione. Si dovrà discutere, come ti sbagli, invece di soldi perché Eduardo guadagna un milione netto a stagione, mentre Doni viaggia oltre il doppio. Il punto d’incontro potrebbe essere trovato con una partecipazione (non esagerata) da parte del club giallorosso allo stipendio di Doni, partecipazione comunque che dovrebbe in ogni caso garantire un risparmio alla Roma. E’ chiaro che tutta questa operazione consentirebbe al club giallorosso un ulteriore risparmio sul monte ingaggi con grande gioia di tutti, attuali e futuri proprietari.
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