rassegna stampa roma

Iachini: Non faremo barricate

(Corriere dello Sport) – Iachini riprende a Roma il discorso interrotto da Corioni, e con giustificata sorpresa del tecnico mar­chigiano, dopo la sconfitta con il Mi­lan.

Redazione

(Corriere dello Sport) - Iachini riprende a Roma il discorso interrotto da Corioni, e con giustificata sorpresa del tecnico mar­chigiano, dopo la sconfitta con il Mi­lan.

Un partenza difficile, se non im­possibile e non solo perché fermare la Roma all'Olimpico equivale a scalare l'Everest calzando le scarpe da ballo, Iachini ritrova una squadra, messa peggio in classi­fica di quando l'aveva lasciata, ancora peggio nel morale e in piena confusione tattica. INNESTI - Il mercato di riparazione ha sistemato solo in minima parte i bu­chi neri visibili ad occhio nudo anche da un miope. Zanetti, che voluto per coprire la voragine davanti alla dife­sa in pratica è l'unico vero rinforzo. Perché Accardo sostituisce il pari ruolo Martinez e Lanzafame, che è stato il primo acquisto, ha rinfoltito la già discreta schiera dei rifinitori o at­taccanti che dir si voglia E Jonathas, che si conosce solo attraverso i siti In­ternet e sbarcherà giovedì dall'Olan­da, è un ogetto davvero misterioso. IL RITORNO - La resa sen­za condizioni al Chievo, al di là delle carenze strutturali, ha messo nelle mani di Iachini una patata bollente che rischia di scottargliele già a Roma. Servirebbe davvero la bacchetta magica che, scherzan­do Iachini ha sempre citato nei mo­menti di difficoltà: «Dalla mia squa­dra - ordina Iachini dopo il ' vergo­gnatevi' di Corioni -esigo determina­zione, personalità, voglia di lottare dal primo all'ultimo minuto. Voglio che, in campo, ognuno dia tutto quel­lo che ha in corpo ed anche di più» . MODULO- Logico che passi in secondo piano il discorso tattico. E' certo che Iachini non confermerà il modulo di Beretta che prevedeva quattro difen­sori, un regista davanti alla difesa, quattro giocatori mascherati da cen­trocampisti perché è difficile far pas­sare Eder e Diamanti per centrocampisti e Caracciolo in avansco­perta. Ma non è nem­meno una certezza la riconferma del vecchio 4-3-3 capace di esibire scampoli di bel gioco, ma perdente quanto l'assetto varato da Be­retta. Iachini non lo dice, perché ma­gari non ha ancora deciso, ma l'im­pressione è che si vada verso la rivi­sitazione del 3- 5- 2: il modulo della promozione. SCELTE- Del resto non c'è stato nem­meno stato tempo di provare: «Avessi avuto a disposizione una settimana normale- osserva Iachini -avrei sot­toposto la squadra ad alcuni test che mi avrebbero detto in che condizioni la ritrovo. Tutto rimandato alla pros­sima settimana». Per tentare l'impre­sa, Iachini si affida, più che a impro­babili alchimie tattiche, all'orgoglio dei giocatori: «La Ro­ma è una grande squa­dra- osserva il marchi­giano -e alla guida c'è un grande allenatore che io, ancora da gioca­tore, ho avuto la fortu­na di conoscere. Ranie­ri è il valore aggiunto della Roma, ma non fa­remo le barricate. Se e quando l'av­versario ce lo concederà, dobbiamo essere in grado di imporre il nostro gioco. E' l'unico modo che conosco per provare a conquistare punti e i punti ci servono ogni partita. Per co­me siamo messi, ogni incontro per noièunafinale» .