(Il Romanista-M.Macedonio) Cinque gol glieli aveva segnati anche l’anno prima, la Roma al Napoli, con quel 5-2 che è rimasto tra le perle della stagione dello scudetto ‘82/83. E così, tanto per non disabituarsi, fu “cinquina” anche in quell’anno con il tricolore sulle maglie: 5-1, con i gol di Graziani, Cerezo e Falcao e la doppietta di Bruno Conti.
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Graziani: Il pubblico sarà decisivo
(Il Romanista-M.Macedonio) Cinque gol glieli aveva segnati anche l’anno prima, la Roma al Napoli, con quel 5-2 che è rimasto tra le perle della stagione dello scudetto ‘82/83. E così, tanto per non disabituarsi, fu “cinquina” anche in...
Lo ricorda bene, quel pomeriggio, Ciccio Graziani, che aprì le marcature, sia pure deviando fortunosamente con il ginocchio un tiro di Ancelotti. «Chiudemmo il primo tempo 4-0» racconta l’ex attaccante giallorosso.
«Rientrando negli spogliatoi, nell’intervallo, io e Pruzzo ci sedemmo l’uno accanto all’altro. Sulle panche, perché allora non c’erano le poltrone riscaldate e l’idromassaggio come ci sono oggi. E Liedholm rivolto a tutti noi, disse: “Ragazzi, basta di fare gol”. Io e Roberto ci guardammo stupiti: “Come sarebbe a dire?” gli chiedemmo. E il mister – ancora me lo ricordo e me lo ricorderò per tutta la vita – aggiunse: “Le squadre vanno sconfitte. Mai umiliate. Il 4-0 è più che sufficiente per darci i due punti. Vi pregherei quindi di non infierire”. E così facemmo. Tiravamo da lontano, per non fare gol. A un certo punto, Bruno Conti, proprio tirando da fuori area, la mise per sbaglio all’incrocio dei pali. Sul 5-0 arrivò poi il loro gol della bandiera. Un insegnamento, quello di Liedhom, che ancora mi porto dietro e condivido appieno. Perché il rispetto per gli avversari viene prima di tutto».
Un risultato, quello, che ci auguriamo possa ripetersi. Anche se questo Napoli incute certamente timore. «Sì, però, fuori casa, ultimamente, ha raccolto meno rispetto all’inizio della stagione, quando negli spazi ampi riusciva a creare molti più problemi. Mi aspetto anche che possa essere un po’ preoccupato della forza di questa Roma, e quindi più abbottonato». La Roma deve purtroppo ridisegnare la linea di difesa. «Certo, è un problema avere Burdisso squalificato e Mexes che non sappiamo ancora se gli saranno ridotti a uno i due turni di stop. Ma, a volte, nelle emergenze, nascono le partite più belle. Ieri ero a Napoli per una trasmissione e ho visto che temono molto questa Roma. Mi dicevano di essere rimasti impressionati dal primo tempo di Milano. Sono certo che verrà fuori una bella partita. Poi, è chiaro, ci vuole anche un pizzico di fortuna. Ma entrambe le squadre sono nella condizione di giocarsela, puntando a vincere. Lo faranno tutte e due, perché non penso che il Napoli verrà per pareggiare. E allora, affrontandosi a viso aperto e senza troppi tatticismi, può davvero succedere di tutto. De Rossi centrale difensivo? No, per carità. Lasciamo i giocatori nel proprio ruolo. Loria ha fatto bene a San Siro e credo che meriti un’altra chance. Non è abbastanza veloce contro Lavezzi e Cavani? Neanche Burdisso e Mexes lo sono. Penso invece che, sulle ali dell’entusiasmo e con Juan vicino, Loria possa far bene e, magari, regalare una prestazione super».
Un contributo importante verrà dal pubblico, perché è giusto non mollare e continuare a crederci. «Questo è scontato e non credo che serva ricordarlo ai giocatori, che lo sanno bene. Quanto al pubblico, come ai miei tempi, può essere decisivo. La Roma ha ancora una partita da recuperare e altri confronti diretti, tutti in casa. Quindici gare da giocare vogliono anche dire quarantacinque punti ancora in palio. Tra l’altro, ora ricominciano le coppe e anche questo rappresenta un’occasione per ritrovare motivazioni e concentrazione. Insomma, ci sono tutti i presupposti per tornare ad essere protagonisti. E io, sono molto fiducioso ».
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