(Il Romanista - C.Zucchelli) - Nesta c’ha rimesso la carriera nella Lazio, Peruzzi la descrive come una delle serate peggiori della sua storia, Ilary Blasi la ricorda come la notte della dichiarazione più romantica (e pubblica) di sempre.
rassegna stampa roma
Francesco e Vincenzo 9 anni dopo
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Nesta c’ha rimesso la carriera nella Lazio, Peruzzi la descrive come una delle serate peggiori della sua storia, Ilary Blasi la ricorda come la notte della dichiarazione più romantica (e pubblica) di...
Loro, Francesco Totti e Vincenzo Montella, lo ricordano come un derby stravinto. Sono passati nove anni (e un giorno) da quel Lazio-Roma 1-5, spettacolo meraviglioso di una squadra chiaramente e indiscutibilmente superiore rispetto all’altra. Domenica, ancora insieme, sono chiamati di nuovo a vincere contro la Lazio. Anche se il problema al polpaccio di Totti complica maledettamente le cose. Se Francesco dovesse recuperare, partirà dal primo minuto. Lui farà di tutto per esserci: per la Roma, per la sua gente, per i suoi tifosi. Per se stesso. E anche per Vincenzo: ieri compagno ed amico, oggi allenatore. Con cui il rapporto è chiaro e bello, anche se sempre nel rispetto dei ruoli, come ammesso da entrambi lunedì nella conferenza stampa alla Donbass Arena. Vederli insieme, così affiatati e sorridenti, è stato probabilmente l’unico momento da salvare in una trasferta, per il resto, assolutamente da dimenticare. Non si può dimenticare invece quel meraviglioso 10 marzo 2002. E pensare che, pure lì, la Roma veniva da un periodo tormentato. Soprattutto perché Gabriel Batistuta, mica il primo arrivato, era ormai ai ferri corti con tutto l’ambiente, tanto da rifiutarsi di andare in panchina una volta saputo che a far coppia con Delvecchio sarebbe stato Montella. Una scelta indovinata, quella di Capello, visto che Vincenzo ne fece quattro alla Lazio, facendo completamente impazzire Nesta, allora uno dei difensori più forti d’Italia. E quando Capello gli concesse la meritatissima standing ovation lui venne inquadrato dalle telecamere con un sorriso che, a vederlo domenica sera, significherebbe soltanto una cosa. Stesso discorso vale per Totti: qualche giorno prima di quel derby aveva promesso di essere la stella della serata. Con il pallonetto a Peruzzi sotto la Nord le stelle le ha toccate davvero. Lui, come tutti i romanisti. Che adesso non vedono l’ora di tornare a farlo. Sarà pomeriggio, ma fa lo stesso
© RIPRODUZIONE RISERVATA