rassegna stampa roma

Ecco perché la Roma venderà Menez alla Juventus

(Il Giornale-M.Di Dio) Un allenatore, Vincenzo Montella, che lo vede poco e lo tiene in «naftalina»; un rinnovo di contratto (scadenza 2012) che non pare essere uno dei temi più cari alla nuova proprietà in arrivo dagli States;

Redazione

(Il Giornale-M.Di Dio) Un allenatore, Vincenzo Montella, che lo vede poco e lo tiene in «naftalina»; un rinnovo di contratto (scadenza 2012) che non pare essere uno dei temi più cari alla nuova proprietà in arrivo dagli States;

un amore, quello dei tifosi, che sta scemando come dimostra la scritta apparsa ieri sui muri di Trigoria che lo invita a andarsene. Jeremy Menez, più semplicemente «Jerry» per i compagni, sembra più lontano dalla Roma dopo tre stagioni in chiaroscuro. La pentola, arrivata all’ebollizione, è stata scoperchiata giorni fa quando il francese si è sfogato a L’Equipe. «Da quando c’è il nuovo allenatore gioco di meno, non nascondo che sono rimasto molto sorpreso e ho fatto fatica ad accettarlo», le dichiarazioni non autorizzate di Menez, che si è beccato una multa salata. Le parole più soft del suo procuratore Alain Migliaccio non hanno fatto altro che confermare il disagio del calciatore: «C’era più feeling con Ranieri, che contava tanto su di lui. Nessuno della nuova società ha ancora parlato con Jeremy e con me, mi auguro che possa esserci un contatto».

Ora è arrivata anche la «sponsorizzazione» di Zidane, che già lo paragonò a Cassano nel settembre 2008, quando Menez era appena sbarcato a Roma.«Perché non prendete Menez? Può essere l’uomo giusto», il suggerimento di Zizou alla Juventus. Più volte Menez è stato definito il potenziale successore dell’ex Pallone d’Oro. Che abbia talento è indiscutibile: devastante nell’uno contro uno, imprevedibile quando gli viene concesso spazio, ottima tecnica e un primato ancora imbattuto di giocatore più giovane a segnare una tripletta in una partita di Ligue 1 (la serie A francese). E quest’annoil «genio» hacomunque regalato lampi di straordinaria classe nella sfide europee con Basilea e Bayern e in quelle di serie A con Fiorentina, Udinese e Cagliari. Ecco che il consiglio per la dirigenza bianconera è di quelli preziosi. E la sete di rivincita verso un club, quello giallorosso, che forse è stanco di aspettarlo potrebbe avere il sopravvento.

Nel contratto, che come detto scade nel 2012, esiste una clausola di rescissione di 25 milioni di euro, anche se a quota 20 milioni i dirigenti giallorossi potrebbero dare il via libera alla cessione già a giugno. Arsenal e Manchester City si sono già dette interessate, la Juve rimane alla finestra in attesa degli eventi, anche se rinforzare il reparto offensivo con il talento 24enne - rientrato nel giro della Nazionale dei Bleus e protagonista nell’ultima sfida con il Brasile - è un’idea che non le dispiace. Dipenderà da chi siederà sulla panchina bianconera. Non certamente Lippi, che ha annunciato il suo ritorno in panchina ma all’estero. «La Roma ha Totti, non ha bisogno di altri», l’opinione di DiBenedetto jr., il figlio di Thomas - che la prossima settimana diventerà patron della Roma-appena sbarcato a Reggio Emilia per giocare con la locale squadra di baseball. Un altro segnale di un divorzio quasi annunciato?