(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - C’è una signora minuta ma combattiva. E soprattutto, gelosa di uno più corpulento che è riuscito a raggiungerlo e non lo molla più. «Ahò, ma che te ce sei fidanzato?» .
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DiBenedetto Un pieno di Roma E Testaccio gli dice «Questa è casa tua»
(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – C’è una signora minuta ma combattiva. E soprattutto, gelosa di uno più corpulento che è riuscito a raggiungerlo e non lo molla più. «Ahò, ma che te ce sei fidanzato?» .
Lo toccano, lo abbracciano, lo apostrofano. In uno strano slang che mischia romanesco e inglese. «Daje president» . «President, damme er five» . «I money ce l’hai?» . «Totti forever» . Un’altra signora, una donnona rossa dalla fatica, si fa largo e gli mette al collo la sciarpa del club, diventando l’eroina dei fotografi. Ma a missione compiuta, mentre si allontana, ci tiene a dire. «Se tocca Totti lo trito...» . Non sa che il futuro presidente della Roma ha appena detto alle tv: «Totti è un mago, fa delle cose incredibili, è il nostro modello» .
In famiglia Applausi, cori, affetto per Thomas DiBenedetto dal Roma club Testaccio. «Quando è nata la Roma — è la prima cosa che gli dicono—, è nato pure questo club» . DiBenedetto non aspettava altro. Dopo giorni di incontri, trattative, contratti, cavilli, aveva chiesto un momento di romanità, un contatto con i tifosi, ma tifosi veri. La proposta di portarlo al Testaccio ieri pomeriggio lo ha convinto subito: quartiere popolare, verace, romanista. Un pezzo autentico della città, uno dei cuori del tifo, il più antico. E il club, incastonato tra alcuni dei luoghi simboli del quartiere: lo storico cinema Greenwich, l’oratorio dei Salesiani, il Gazometro e un campo di terra che un tempo, e per tante stagioni gloriose, fu il mitico Campo Testaccio, una storia che ha affascinato DiBenedetto. «È un onore per me entrare a far parte di questa grande famiglia romanista. La vostra passione non è seconda a nessuno», » , dice strappando altri applausi.
Altro che bluff Sergio Rosi, il presidente, è emozionato. «Chi l’avrebbe mai detto...» . È tutto un ringraziare, sorridere, fotografare, brindare. Una chiamata mattutina gli ha dato giusto il tempo di avvertire i soci e comprare un paio di bottiglie di spumante. La bandiera a stelle e strisce era pronta da giorni. «Siamo contenti e fiduciosi — dice il figlio Maurizio —, questo signore ha le idee chiare e un progetto serio, altro che bluff» . DiBenedetto ha convinto anche lui. «President, damme er five» .
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