(Il Romanista - F.Bovaio) Per la seconda volta consecutiva Gigi escluso dalle convocazioni juventino: l’addio sempre più probabile, la Roma sempre più vicina.
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Delneri fa fuori Buffon
(Il Romanista – F.Bovaio) Per la seconda volta consecutiva Gigi escluso dalle convocazioni juventino: l’addio sempre più probabile, la Roma sempre più vicina.
Oggi si tifa tutti per il Parma. I fans più appassionati della celebre trasmissio- ne televisiva di Renzo Arbore "Quelli della not- te" si ricorderanno certamente del povero Ric- cardo Pazzaglia, autore di programmi di suc- cesso che in quel contesto ridanciano e grotte- sco interpretatva un professore alle prese con la vita da separato in casa. Tali e tanti erano i problemi tra lui e la moglie da indurli a vivere ognun per sè nelle medesime stanze. Una situazione paradossale che ricorda moltissimo quella attualmente in piedi tra la Juventus e il suo ex figlio prediletto Gigi Buffon, insignito in questi giorni del premio di miglior portiere dell’ultimo decennio ma, allo stesso tempo, bocciato da Delneri, che gli continua a preferire Storari, tanto da non averlo convocato per l’an- ticipo casalingo delle 12.30 di oggi contro il Ge- noa. Per il Gigi nazionale è la seconda assenza consecutiva dopo quella contro la Roma, moti- vata da un’influenza da KGB alla quale in mol- ti non hanno creduto.
Anzi, spifferi che giun- gono da Torino dicono di un Buffon molto irri- tato per tutta questa vicenda e per le dichiara- zioni rilasciate da Storari dopo la gara con la Roma («Solo un cieco non vede quello che sto fa- cendo») e il divorzio tra lui e la Juve sembra sempre più imminente. In questo atteggiamento dello staff tecnico, sostenuto anche da quello societario, Buffon vede scarsa riconoscenza verso chi come lui, nell’anno della B, mise gli interessi della squa- dra davanti a quelli personali. E per uno che vi- ve la propria professione sull’entusiasmo e sul sentirsi sempre parte integrante di un proget- to vedersi messo così da parte è difficile da dige- rire. Quasi gli dessero del pensionato anzitem- po. Al caso la Roma guarda con interesse, lo stesso che metteranno i suoi tifosi nell’assiste- re a Juve-Genoa, nella quale faranno il tifo per il Grifone per ovvi motivi e anche perché i bian- coneri sono i primi inseguitori dei giallorossi.
Nel pomeriggio, poi, scatterà il gufaggio per Lazio-Parma, nella quale gli emiliani sono chiamati a cercare punti per salvarsi. Ma Reja lancia il suo diktat: «Non abbiamo alternative. Se vogliamo conquistare la Champions dobbiamo battere il Parma. L’obiettivo è a portata di mano. Certo, se avessimo vinto a Napoli avremmo rimesso tutto in discussione. Ma ora giriamo pagina, coscienti del fatto che le parti- te facili non esistono. Il Parma ha cambiato tec- nico ed ha mezzi individuali importanti». Spe- riamo che li sappia sfruttare a dovere, aggiun- giamo noi fiduciosi, Il resto della giornata sarà concentrato nel duello scudetto tra Milan (nel posticipo di Firenze delle 20.45) e Napoli (a Bo- logna senza Cavani) e nella lotta salvezza, con Sampdoria-Lecce che fa da crocevia. Il Cesena andrà a Palermo a saggiare la cura del rientra- to Delio Rossi, mentre il Brescia scenderà a Ca- gliari. Infine Bari-Catania, nella quale il prono- stico a favore degli etnei sembra meno sconta- to di quanto si possa credere.
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