(Il Romanista - C.Zucchelli) - «Alessa’, bella Roma eh?». «Bella sì. E salutatemi l’amico mio». Rispondeva così, Alex Del Piero, a quei (pochi) tifosi della Roma che giovedì sera erano in prossimità degli spogliatoi dell’Olimpico di Torino.
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Del Piero: «Bella Roma. Salutatemi Francesco»
(Il Romanista – C.Zucchelli) – «Alessa’, bella Roma eh?». «Bella sì. E salutatemi l’amico mio». Rispondeva così, Alex Del Piero, a quei (pochi) tifosi della Roma che giovedì sera erano in prossimità degli spogliatoi...
Nessun riferimento, da parte del capitano bianconero, al presunto rigore che Damato avrebbe dovuto concedere per fallo su Mexes. Per recriminare, Del Piero si è affidato alla tv di famiglia. Per complimentarsi con la Roma, invece, ha scelto l’intimità della zona mista dello stadio, praticamente deserta intorno alle 23.40. Indossava tuta e giaccone, la faccia era quella delle occasioni peggiori perché la Juve non solo voleva restare in corsa in Coppa Italia (l’unico obiettivo che le sarebbe rimasto) ma non si aspettava neanche una superiorità tecnica così netta da parte della Roma. Un divario imbarazzante per la formazione di Delneri, incapace di arginare la maggiore qualità dei giallorossi. E così, mentre l’allenatore friulano (insieme a Marotta) smaltiva la delusione in un ristorante del centro davanti a un piatto di tagliolini ai carciofi, Del Piero firmava autografi ai tifosi della Roma. Mandando un saluto «all’amico» Francesco Totti. I due, ultime bandiere del calcio italiano, compagni (e rivali) di mille avventure con la maglia Azzurra hanno un rapporto sincero. Non si frequentano, ma ogni tanto si sentono. E, cosa più importante di tutte, si rispettano. Pochi giorni fa, mentre Totti era al centro delle polemiche per i soli 4 minuti giocati a Marassi contro la Sampdoria, Del Piero si è espresso così nei suoi confronti: «E’ il simbolo della Roma. Mi auguro, anzi ne sono certo, che finirà la sua carriera in giallorosso. Sono sicuro che potrà dare ancora molto alla sua squadra». Anche Totti, dalle pagine del suo sito, ha avuto spesso parole di elogio per Alex, come quando, ad esempio, gli fece i complimenti «per aver fatto 178 gol in maglia bianconera come Boniperti». Entrambi spesso vivono momenti non facili: a 36 anni (Del Piero) e 34 (Totti) vengono considerati da qualcuno più un peso che un valore aggiunto e c’è già chi li vede con la giacca da dirigente piuttosto che con gli scarpini da calciatore. Loro non ci stanno, hanno ancora voglia di giocare e, soprattutto, vincere. Per lo juventino, almeno quest’anno pare proprio difficile. Per Francesco, invece, tutto è ancora possibile.
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