(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Il senso della vita ieri, per Daniele De Rossi, era tutto nel ringhio amaro per la sconfitta casalinga col Palermo.
rassegna stampa roma
De Rossi: «Non gioco male per i problemi familiari»
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Il senso della vita ieri, per Daniele De Rossi, era tutto nel ringhio amaro per la sconfitta casalinga col Palermo.
Assai più rilassato, invece, lo era negli studi di Canale 5 dove è stato protagonista di un’intervista condotta da Paolo Bonolis, che andrà in onda stasera alle 21 proprio nel corso della trasmissione «Il senso della vita» che vedrà come ospiti anche Erri De Luca, Stefano D’Orazio, Matthew Fox e Nicky Nicolai. «A 19 anni ho capito che la mia passione per il calcio poteva diventare il mio pane -spiega De Rossi -. Prima sinceramente non avevo quella convinzione, non pensavo di essere più bravo degli altri. Poi, quando questo lavoro ti travolge, non puoi rimanere uguale a prima, devi però rimanere legato ai genitori, a qualche amico e all’eventuale famiglia che formi» . Sul suo momento di appannamento dice chiaramente: «Non credo che il mio rendimento calcistico sia sceso per le vicende personali che mi hanno colpito (separazione, morte del suocero, ndr). Certo, sono cose che ti rimangono dentro.
È difficile anche non pensarci quando riguarda tante persone che ti stanno vicine e poi la cosa diventa pubblica e finisce che ne parlano tutti i giornali. A un certo punto ho temuto di leggere il mio nome anche su Topolino» . Cavolate Non nega di essere spesso nel mirino per le polemiche. «Mi giudico molto e mi rendo conto quando faccio o dico delle cavolate. Quando però ho dedicato la doppietta in Georgia a mio suocero morto, non ho capito lo sdegno di molti ed è una cosa che rifarei. Quando però ho parlato della tessera del tifoso accennando alla tessera del poliziotto ho sbagliato. Il mio parere era che non fosse giusto schedare tutti i tifosi perché ce ne sono un centinaio scalmanati» . Titoli di coda sulla Roma. «Non sono rimasto perché qui c'è mia figlia -dice -. Sarebbe stato romantico dirlo, ma in realtà è perché sono innanzitutto un tifoso di questa squadra» . Quasi un messaggio a DiBenedetto, visto che il suo futuro è tutto da scrivere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA