(Il Romanista-P.Bruni) Un punto guadagnato o due persi? La partita con la Fiorentina è finita da pochi minuti e, all’uscita dagli spogliatoi, i ragazzi masticano amaro. Il pareggio in rimonta muove la classifica ma crea qualche impiccio in ottica Champions.
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De Rossi: «Freschezza Montella»
(Il Romanista-P.Bruni) Un punto guadagnato o due persi? La partita con la Fiorentina è finita da pochi minuti e, all’uscita dagli spogliatoi, i ragazzi masticano amaro. Il pareggio in rimonta muove la classifica ma crea qualche impiccio in...
Mentre i giocatori corrono via alla spicciolata per tornare a casa, Perrotta si ferma davanti alle telecamere: «E’ stata una Roma dai due volti: bruttina nel primo tempo, superiore nella ripresa. C’era molto vento ed era difficile giocare la palla. A campo invertito è andata meglio ma era cresciuta un po’ tutta la squadra. Adesso abbiamo una mentalità è diversa, siamo più propositivi e sfruttiamo un modulo che conosciamo alla perfezione: un fattore che ha contribuito a risollevarci». Il quarto posto, però, è ancora lontano e servirà uno sprint adeguato per raggiungere l’Europa dei grandi: «Ancora è lontano ma speriamo di avere qualche sorpresa oggi (ieri, ndc), il discorso è aperto». Il centrocampista calabrese, tuttavia, può risollevarsi con la doppietta di Francesco Totti, giunto a quota 201 realizzazioni in serie A con la maglia della Magica: «E’ un giocatore che ha fatto e che farà ancora tantissimi gol. Sta bene e l’ho visto fisicamente molto asciutto. E’ inutile sprecare elogi perché basta vederlo in campo rendersene conto ».
Dal capitano fino a all’imminente passaggio di proprietà, i pensieri di Perrotta spaziano ad ampio raggio: «E’ una situazione che viviamo da due anni, quindi chi c’e’ da qualche di tempo sa come gestirla. Noi pensiamo soltanto a lavorare e sinceramente quello che concerne l’aspetto societario ci deve interessare fino ad un certo punto. Siamo tranquilli e per quello che succederà fuori dal rettangolo di gioco ci sono delle persone preposte che se ne occuperanno».
Conclusa la sua chiacchierata davanti a taccuini, l’incursore di Ashton lascia spazio e attenzioni a Daniele De Rossi. Leggermente claudicante per il pestone subito da Babacar, Capitan Futuro viene subito sollecitato sulla presunta querelle con Prandelli: «Quando parlo non sono stupido e non lo faccio mai a sproposito. C’e’ un codice che ho infranto con questo gesto “orribile” come lo avete definito tutti quanti e ne pagherò le conseguenze. Se la sospensione dovesse durare solo una giornata, come spero che sia, tornerò ben volentieri in Nazionale». Esauriti i quesiti patriottici, De Rossi racconta le differenze fra il nuovo corso tecnico e quello precedente targato Claudio Ranieri: «E’ normale, anche per via dell’età ci sono diversità. Abbiamo volato pure lo scorso anno con Ranieri ma mister Montella ha portato una ventata di freschezza. Però on è stato solo lui che ha riportato la squadra a rigiocare degnamente. Lo abbiamo fatto spesso anche lo scorso anno con Ranieri».
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