(Leggo – F.Balzani) «Vittoria o ritiro». Rosella Sensi non ha usato mezzi termini. Ieri il presidente giallorosso è andato a Trigoria dove ha stabilito con il resto dello staff dirigenziale le linee guida dell’immediato futuro.
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Ranieri a due passi dall’esonero
(Leggo – F.Balzani) «Vittoria o ritiro». Rosella Sensi non ha usato mezzi termini. Ieri il presidente giallorosso è andato a Trigoria dove ha stabilito con il resto dello staff dirigenziale le linee guida dell’immediato futuro.
La Sensi non vuole più vedere da qui a fine stagione prestazioni come quella di sabato scorso contro il Napoli. A cominciare da domani quando la Roma affronterà lo Shakhtar nella gara d’andata degli ottavi di Champions League. Se la Roma dovesse steccare anche contro gli ucraini è già pronto il ritiro punitivo, da passare a Trigoria almeno fino alla trasferta di Genova di domenica prossima, con relativo silenzio stampa esteso anche ai dirigenti. Qualche minuto dopo aver parlato con Pradè e Montali, la Sensi ha incontrato Totti, De Rossi, Perrotta e Mexes.
I giocatori avrebbero ribadito alla Sensi di essere stufi dell’atteggiamento di Ranieri con il quale il rapporto è teso ormai da qualche mese e che potrebbe a questo punto non finire la stagione sulla panchina giallorossa. Anche Unicredit non vuole rischiare che il giocattolo si rompa del tutto pregiudicando così l’obbiettivo minimo, ovvero la qualificazione in Champions.
Se la Roma non risalirà la china in campionato e non passerà il turno in Champions, quindi, Ranieri potrebbe essere esonerato e la squadra affidata alla cosiddetta «cantera» giallorossa, cioè a uno tra Stramaccioni e Montella, allenatori rispettivamente degli allievi e dei giovanissimi nazionali. In attesa che a giugno arrivi Ancelotti.
Intanto però c’è da pensare allo Shakhtar. Contro gli ucraini Ranieri potrebbe fare a meno di Julio Sergio e Vucinic. Il primo ha problema muscolare al polpaccio destro mentre il montenegrino soffre per un virus gastro-intestinale. (ass)
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