(Corriere dello Sport) Ecco le schede di coloro i quali si contendono il posto di comando dell'AS Roma.
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Da Angelucci agli americani Ecco i primi tre pretendenti
(Corriere dello Sport) Ecco le schede di coloro i quali si contendono il posto di comando dell’AS Roma.
AABAR
Azionista di Unicredit: detiene il 4,991% L’esperienza di Mansour in Premier League
Aabar Investments PJS (precedentemente noto come Aabar di petrolio) è una società d'investimento globale di proprietà, attraverso una serie di società controllate dal governo di Abu Dhabi. Con sede in Abu Dhabi, è una società privata per azioni. Fondata nel 2005, gli investitori iniziali erano la Abu Dhabi Investment Authority (fondo sovrano di Abu Dhabi) e Mubadala Development Company. L’ad è Mohamed Badawi al-Husseini ( nella foto).A partire dal 2010, socio di maggioranza di Aabar Investments è l'International Petroleum Investment Company ( IPIC) detiene il 71% delle azioni della società. Il fondo Abu Dhabi Aabar (attraverso l’International Petroleum Investment Company Aabar Luxembourg Sarl) è già azionista di Unicredit (4,991%). Mansour bin Zayed Al Nahyan, 40 anni, membro influente della famiglia regnante di Abu Dhabi (è uno dei figli dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan e fratellastro di Khalifa bin Zayed Al Nahayan presidente degli Emirati Arabi Uniti), presiede l’International Petroleum Investment Company Aabar (in Unicredit ha investito quasi due miliardi di euro) e mastica calcio essendo entrato nella Premier League acquistando nel 2008 il Manchester City, attualmente allenato da Roberto Mancini, ed è il presidente onorario dei citizens.
IL GRUPPO AMERICANO Fa capo a DiBenedetto grande appassionato di sport. Con lui altri quattro partner finanziari
Il gruppo americano che ha presentato un’offerta per la Roma fa capo a Thomas DiBenedetto, 61 anni, sposato, cinque figli, italoamericano di Boston. È lui il capocordata che Unicredit ha incontrato a New York per la cessione dell’As Roma. È presidente del Boston International Group e del Junction Investors, nonché chairman del board di Jefferson Watermann. Grande sportivo, dal 1978 è partner dei Boston Red Sox, una grande realtà del baseball statunitense. Della cordata fanno parte anche Julian Movsesian, presidente della Capital Management Strategies nonché presidente e Ceo della Succession Capital Alliance, una compagnia attiva sul mercato delle assicurazioni e Richard D’Amore, general partner della North Bridge Venture Partners, una venture capital di profilo internazionale. Un altro soggetto finanziario coinvolto è il Falcone Group, che opera negli Stati Uniti nel campo immobiliare e ha sede in Florida. Fondato dai tre fratelli Arthur, Edward e Robert Falcone, il gruppo è suddiviso in quattro divisioni. Il quinto investitore del consorzio Usa è Michael A. Ruane, un associato alla TA Associates Realty, società con base a Boston che agisce nel settore immobiliare e che gestisce asset per un valore complessivo di circa 8 miliardi di dollari.
ANGELUCCI Il suo impero si fonda sulle cliniche immobili di prestigio e anche due giornali
Giampaolo Angelucci, romano, romanista, 40 anni a maggio, ha conseguito un diploma in scienze umanistiche all’Augustinian Academy di New York. Il suo impero si fonda sulla Finanziaria Tosinvest spa, la holding fondata dal padre, l’onorevole Antonio Angelucci. È lui, il parlamentare del Pdl, che alla fine degli anni ‘70 ha costituito un vero e proprio network di cliniche e strutture per la riabilitazione in tutta Italia, particolarmente concentrate tra il Lazio e la Puglia. Negli ultimi venti anni la Tosinvest ha avuto un grande sviluppo, arrivando ad avere una capacità ricettiva di quasi quattromila posti letto, oltre mille medici specialistici, circa tremila dipendenti e una trentina di strutture sanitarie dislocate in tutta Italia. Ma il gruppo Tosinvest ha anche un portafoglio immobiliare di circa 800 milioni, con un patrimonio molto importante, nel quale fanno spicco immobili di prestigio quali quelli in via delle Botteghe Oscure e quello in piazza Campitelli. Giampaolo Angelucci è anche proprietario di testate giornalistiche. Fanno capo alla Tosinvest i quotidiani Libero e Il Riformista, per il quale è in dirittura d’arrivo la cessione. Mentre sono molto avviate le trattative per l’acquisizione di una importante quota azionaria della Gazzetta del Mezzogiorno.
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