(Gazzetta dello Sport - S.Boldrini) Per le generazioni cresciute sui campi spelacchiati, a rincorrere un pallone di cuoio, il nome rievocato ieri sera nella pancia dello stadio Donbass per proteggersi dal freddo di Donetsk è stato come ritrovare un vecchio amico: il caro, prezioso olio di canfora.
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Contro il freddo scaldacollo e olio di canfora
(Gazzetta dello Sport – S.Boldrini) Per le generazioni cresciute sui campi spelacchiati, a rincorrere un pallone di cuoio, il nome rievocato ieri sera nella pancia dello stadio Donbass per proteggersi dal freddo di Donetsk è stato come...
Odore inconfondibile, gambe oleate, il caldo che ti avvolgeva anche nei giorni più rigidi. La Roma che stasera giocherà due partite in una, la prima contro lo Shakhtar di Lucescu, la seconda contro il freddo che dovrebbe raggiungere punte di meno nove, riparte dalle origini. «Le pomate che si usano oggi sono figlie dell’olio di canfora -racconta il medico della Roma, Luca Pengue -. I giocatori ne faranno un uso abbondante. E'la ricetta migliore per combattere il freddo e riscaldare i muscoli. Poi, certo, è consigliabile un'alimentazione ricca di zuccheri e carboidrati. Ma l'olio di canfora è insuperabile e mi ricorda in tempi in cui anche io giocavo a calcio» .
I più freddolosi La Roma ha diversi giocatori freddolosi: Francesco Totti è il numero uno. Poi, Doni («un bel problema, visto che gioca in porta» , fa Pengue), Simplicio e Borriello. E i brasiliani? Juan si è abituato al gelo della Germania, Taddei combatte le temperature rigide con la corsa. Il più caloroso è il norvegese Riise, che anche ieri sera, nell’allenamento di rifinitura, indossava la maglietta a maniche corte. Un buon modo per non gelare è l'uso dello scaldacollo, quasi una divisa dei giocatori romanisti, ma la Fifa ha deciso di vietarlo dalla prossima stagione per motivi di sicurezza. Stasera, però, non sarà vietato e diversi giocatori, a cominciare da Totti, lo indosseranno. Avrà il profumo dell’olio di canfora.
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