rassegna stampa roma

Cessione Roma, tempi lunghi

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Mancano venti giorni al­la scadenza fissata da Unicredit per la presentazione delle offerte vincolanti, ma per la vendita della Roma non ci sono novità all’oriz­zonte.

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Mancano venti giorni al­la scadenza fissata da Unicredit per la presentazione delle offerte vincolanti, ma per la vendita della Roma non ci sono novità all’oriz­zonte.

Dopo aver abbandonato l’idea di dare vita a una short list, considerato il numero esiguo di potenziali acquirenti, la banca, af­fiancata dall’advisor Rothschild, probabilmente farà slittare ancora i termini per la presentazione del­le offerte. I tempi sono ancora lun­ghi e l’impressione è che sia desti­nata ad andare avanti la gestione di Unicredit, con Rosella Sensi che resterà a capo della società. Almeno fino a fine stagione. Che i tempi siano ancora lunghi lo dimostra anche il fatto che non si è proceduto ancora alla costitu­zione della Newco e alla scissione della Roma da Italpetroli. Adem­pimenti tecnici non solo necessari, ma addirittura fondamentali per la vendita della società di calcio.

 

STALLO - I manager di Unicredit stanno cercando di capire ancora la consistenza della misteriosa cordata americana, rappresentata dallo studio Tonucci, ma sembra di essere ancora in alto mare. Un importante dirigente della banca, che si occupa del dossier- Roma, ha confidato che la situazione de­sta un certo imbarazzo negli uffici di piazza Cordusio. Unicredit era convinta di vendere la Roma un mese dopo aver ottenuto il manda­to dalla famiglia Sensi ad Angelini, ma l’imprenditore farmaceutico non ha dato seguito alle sue inizia­li manifestazioni di volontà. L’uni­ca offerta pervenuta alla banca è quella del gruppo Angelucci, i cui legali sono stati anche gli unici ad aver ritirato la due diligence dalla data room, già prima di Natale. Una volta esaminato il carteggio e i numeri, gli analisti della Kpmg, l’advisor scelto dagli Angelucci per studiare il dossier Roma, han­no preso tempo. La prima offerta di Angelucci è stata di 86 milioni, potrebbero rilanciare ma da allora non sono stati fatti passi avanti.La famiglia romana si è presa una pausa di riflessione fino alla fine del mese, sta valutando la possibi­lità di andare avanti. Siamo di fronte a una situazione di stallo, con Unicredit che aveva stimato di ricavare dalla cessione della Ro­ma 150 milioni e che spera ancora che si concretizzi l’ipotesi americana, sulla quale è infor­mato anche uno de­gli attuali dirigenti della società giallo­rossa.

GESTIONE - Di fronte a questa situa­zione è molto probabile che i ma­nager della banca guadagnino al­tro tempo portando avanti la ge­stione della società fino a fine sta­gione, sperando nel raggiungi­mento di un traguardo importante che possa ingolosire qualche im­prenditore. Di certo c’è che il pas­sivo attuale di ventuno milioni di euro a fine stagione è destinato ad aumentare e per colmarlo biso­gnerà ricapitalizzare o cedere qualche pezzo pregiato della squa­dra. AttualmenteUnicredit con­trolla i conti della Roma con Ven­turini, inserito nel Consiglio d’am­ministrazione, che ha contatti quo­tidiani con la Mazzoleni, con com­piti di supervisione e di controllo. I rapporti con il presidente Rosel­la Sensi li tengono Peluso o Fio­rentino. La banca si aspetta altre cessioni a gennaio, per abbassare il monte ingaggi. Ma dopo Baptista e Okaka siamo fermi al palo.