(Il Romanista - D.Giannini)Buffon, Bale, Sanchez, Drogba. Ma non solo. Anche Bastos, Bosingwa, van der Wiel, Pastore, Fabregas, Clichy.
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Buffon, Bale, Sanchez, Drogba…We have a dream!
(Il Romanista – D.Giannini) Buffon, Bale, Sanchez, Drogba. Ma non solo. Anche Bastos, Bosingwa, van der Wiel, Pastore, Fabregas, Clichy.
Questo è il momento più bello. Quello che i tifosi aspettavano da un po’. Quello in cui si può sognare, che di solito non costa niente. Ma certi sogni, certi nomi, costerebbero eccome.
Milioni di euro che i romanisti sperano che Thomas DiBenedetto cominci a investire dal giorno seguente al suo insediamento al vertice della Roma. Sogni sì, ma potenzialmente realizzabili. Perché nessuno ha sparato nomi impossibili. Niente Messi, niente Cristiano Ronaldo, niente Rooney. La gente vuole grandi acquisti ma mirati. Quanti sono gli intoccabili della Roma? Sette, forse otto. Quelli che "Il Romanista" ha messo in fila ieri: Totti, prima di ogni altro. E poi De Rossi, Pizarro e Burdisso.
E, se vorranno ancora fare parte di questa società, anche Mexes, Menez, Vucinic e Borriello. Non rivoluzione dunque, ma 3, 4 o 5 grandi colpi per rendere grandissima una squadra che, potenzialmente, grande già lo era. Un portiere, e poi uno, o meglio due esterni, un trequartista capace di fare anche la seconda punta e magari di giocare anche largo sulla fascia, un super attaccante. Tra i tanti nomi fatti ne spiccano quattro. I più gettonati. Sogni ma in fin dei conti raggiungibili. Si parte da dietro, dall’uomo che la Roma ce l’ha nel destino. Da Superman che è tornato a volare dopo aver tolto il mantello per un po’. Quella tra Gigi Buffon e la Roma è una di quelle storie che prima o poi è destinata ad un lieto fine.
L’amore era già sbocciato 10 anni fa, quando il 17 giugno del 2001 la Sud cantava “Vie’ a gioca’ con noi” mentre il terzo scudetto stava per diventare realtà. Poi arrivò la Juve e se lo portò via per una barca di soldi. Ma 5 anni dopo il portierone venne folgorato da un’altra marea umana e romana. Meno colorata di quella dell’Olimpico, ma sterminata. In quel giro d’onore per la città fino al Circo Massimo per la conquista del Mondiale quasi non riusciva a credere a quello che vedeva. Qualche giorno dopo si aprì uno spiraglio per il suo arrivo a Roma in prestito. Si poteva chiudere ma poi alla Juve vennero ridotti i punti di penalizzazione da scontare in B e di nuovo il giallorosso si allontanò. Stavolta i tifosi pensano che potrebbe essere la volta buona: nuovi proprietari, nuove motivazioni, tanti amici e una città in cui la compagna amerebbe vivere. Buffon, un valore aggiunto dal punto di vista tecnico, e anche da quello di immagine. Un colpo per la nuova proprietà che per averlo non dovrebbe nemmeno spendere uno sproposito. Perché il portiere della Nazionale potrebbe essere preso per una cifra attorno ai 15 milioni di euro. Circa la metà di quanto bisognerebbe tirare fuori dalle casse per arrivare ad Alexis Sanchez. Che dopo la stagione stratosferica che sta disputando, non vale meno di 30 milioni.
Anche in virtù dei suoi 22 anni (ne farà 23 il 19 dicembre). Forse, proprio per il boom di quest’anno, è il momento peggiore per andarlo a comprare. O forse no. Forse “El Niño Maravilla” non ha ancora fatto vedere tutto ciò di cui è capace. In ogni caso quello che ha già mostrato basta e avanza per far accendere la fantasia dei romanisti. Trenta milioni è più o meno anche la valutazione di Gareth Bale, un altro perfetto nell’ottica di creare una squadra che sia il giusto mix di esperienza e di forze fresche. Perché l’esterno del Tottenham ha appena 21 anni. E’ infatti nato il 16 luglio del 1989 a Cardiff, in Galles. Ovvero la patria di Ryan Giggs. Eppure Bale è riuscito a superare il mito del Manchester esordendo in nazionale a soli 16 anni e 315 giorni e diventando, poi, anche il più giovane marcatore della storia della selezione gallese.
Il suo nome non era certo una novità tra gli appassionati, ma in Italia è diventato una vera celebrità solo il 20 ottobre scorso, devastando la difesa dell’Inter in Champions e segnando una tripletta. Roba da fantascienza, come le sue accelerazioni sulla fascia. Come la potenza fuori dal comune di Didier Drogba. Che non è più un ragazzino (ha appena compiuto 33 anni), ma neppure Batistuta lo era quando arrivò a Roma. I romanisti lo sognano perché sarebbe un acquisto per andare subito all’incasso. Per vincere immediatamente. Un investimento non impossibile dal punto di vista economico, perché l’ivoriano ha il contratto in scadenza tra 15 mesi. Pensi a Drogba e viene subito in mente Ancelotti: un altro motivo per continuare a sognare.
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