(Il Romanista-C.Zucchelli)Un solo dubbio, ancora una volta in attacco.Claudio Ranieri, contro lo Shakhtar allenato dall’amico Lucescu, pare avere le idee abbastanza chiare in fatto di formazione. Resta solo da capire chi rimarrà fuori tra Vucinic e Borriello.
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Borriello-Vucinic, il dubbio
(Il Romanista-C.Zucchelli) Un solo dubbio, ancora una volta in attacco. Claudio Ranieri, contro lo Shakhtar allenato dall’amico Lucescu, pare avere le idee abbastanza chiare in fatto di formazione. Resta solo da capire chi rimarrà fuori tra...
Anche se con lui non si può mai dire, come ammette spesso e volentieri in conferenza stampa. Stavolta però tutto fa pensare che per dieci undicesimi la squadra da opporre agli ucraini sia già fatta. La prima certezza riguarda il campo: con Julio Sergio out per un problema alla caviglia (si tenterà di recuperarlo per Genova ma è difficile, più probabile un suo recupero per Bologna), in porta ci sarà Doni. Ad annunciarlo lo stesso Ranieri. Il portiere brasiliano, che ormai nelle gerarchie ha riscavalcato Lobont, dopo quattro anni e mezzo si ritrova ad affrontare la squadra contro cui ha esordito in Champions. Chi l’ha visto in allenamento in questi giorni racconta di un Doni «reattivo» e pronto ad essere d’aiuto alla squadra nella partita più importante. Davanti a lui, in difesa, spazio ai rientranti Burdisso e Mexes al centro (per Juan, non impeccabile contro il Napoli, previsto un turno di riposo), con Cassetti e Riise sugli esterni. Marco, il cui contratto scade il 30 giugno, è uno dei giocatori più in forma e Ranieri rinucia a lui malvolentieri. A Genova, squalificato, non ci sarà. Così come Rosi. Aleandro non è stato neppure convocato: l’allenatore e i dirigenti ci hanno parlato, gli hanno fatto capire che, pur con importanti mezzi fisici e tecnici, senza la testa giusta difficilmente potrà fare una grande carriera. Quindi, per adesso, meglio che rifletta sulla gravità di quello che ha fatto sabato scorso contro il Napoli.
A centrocampo, insieme a De Rossi (anche lui squalificato a Marassi) ci dovrebbero essere Simplicio e Perrotta. In panchina spazio a Taddei e Brighi, non a Pizarro, non ancora convocato: «Ci ho parlato - ha spiegato ieri Ranieri - e mi ha detto che ancora non si sentiva pronto. Sarà a disposizione col Parma». Cioè tra 11 giorni. Strano, verrebbe da dire, visto che lo stesso giocatore sabato scorso, subito dopo il test con la Primavera, aveva dichiarato di essere «pronto e disponibile a tornare con lo Shakhtar».
In attacco ci sono i dubbi di Ranieri. L’allenatore dovrebbe dare spazio alle tre punte. Anzi, due più Menez, che dovrebbe agire alle loro spalle, come provato ieri mattina durante la seduta di rifinitura. I due attaccanti dovrebbero essere Totti e Vucinic con Borriello, non al meglio, pronto a subentrare dalla panchina. Tutto questo alla logica del turnover, considerando che domenica pomeriggio si giocherà di nuovo al Ferraris contro il Genoa, lo stadio dove il talento di Marco è esploso definitvamente. E, così come stasera, non si potrà fallire.
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