(Il Romanista-C.Zucchelli) Si è battuto come un leone, nonostante un problema muscolare all’adduttore sinistro. L’immagine della sua partita è al minuto 35 del secondo tempo, quando, subito dopo il gol di Loria, si tocca la coscia, gli viene chiesto dalla panchina:
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Borriello: È stata una bella Roma
(Il Romanista-C.Zucchelli) Si è battuto come un leone, nonostante un problema muscolare all’adduttore sinistro. L’immagine della sua partita è al minuto 35 del secondo tempo, quando, subito dopo il gol di Loria, si tocca la coscia, gli viene...
«Tutto ok?» e lui annuisce con la testa. Girandosi poi verso i compagni gridando: «Forza, forza, forza. Manca un quarto d’ora». E pensare che, a quella coscia, Borriello ha sentito fastidio fin dal riscaldamento, eppure è rimasto in campo fino al 90’, battendosi senza sosta, facendo a “sportellate” coi difensori nerazzurri (Ranocchia in particolare) e incitando i compagni quando tutto sembrava perduto. Gli è mancato solo il gol e per uno come lui è tanto, ma Marco Borriello è stato tra i migliori a San Siro. Davanti al fratello e agli amici di sempre, l’attaccante napoletano si è dannato l’anima, alternando classe e potenza, carattere e cuore, orgoglio e voglia. Tanto che Leonardo, in conferenza stampa, lo incorona: «E’ il miglior attaccante italiano».
E, a proposito di Italia, il numero 22 giallorosso è stato convocato da Prandelli, insieme a De Rossi, per l’amichevole dell’Italia contro la Germania. Una convocazione, a cui risponderà stamattina, che avrebbe meritato ben altri festeggiamenti: «Ancora non riesco a capire – spiega – come abbiamo fatto a prendere 5 gol. Era successo anche a Cagliari, quando siamo in 10 va a finire così… Mi sono divertito in campo, questo lo dico con sincerità, perché è stata una partita emozionante. Però sono davvero dispiaciuto, perché avevamo la sensazione netta di riuscire a riprendere questa partita. Devo dire che ho visto una grande Roma, ci siamo battuti, è stato davvero un peccato anche perché non abbiamo mai subito l’Inter al 100%. Ce la siamo giocata sempre». Come lui la pensano molti di quelli che hanno visto la sfida del Meazza, Leonardo su tutti.
A Borriello riferiscono i complimenti dell’allenatore nerazzurro, che lo scorso anno lo ha avuto al Milan. Lui incassa e risponde: «Tra di noi c’è grande stima e affetto, sicuramente l’ha detto anche per quello». In quel momento Marco sorride. Poi però il volto torna scuro nell’analizzare ancora la partita: «Abbiamo avuto buone occasioni, come quella palla che mi ha servito Cassetti. Però certo che il 5-3 ci ha tagliato le gambe». Borriello recrimina anche per il fallo di Ranocchia: «Mi ha toccato, non so se avrei preso la palla e come sarebbe finita l’azione ma il tocco c’è stato. E con un’ammonizione per lui sarebbe stata un’altra gara». A incidere sono state anche le assenze: due come Totti e Mexes non si regalano a nessuno, tantomeno all’Inter: «Francesco per sabato recupera, Philippe non so se ci sarà ma tanto abbiamo ritrovato Loria. Se fa gol anche col Napoli ci fa felici ».
Infine, una battuta sul suo taglio di capelli: «Non ho tempo per andare dal parrucchiere, per adesso li tengo così. Adesso vado in Nazionale e sono troppo felice». Mentre Borriello parla passa in zona mista anche Simone Perrotta. I due si guardano, si sorridono. Qualcuno chiede al centrocampista come sta. Lui, laconico, risponde: «Male. Ho giocato con 38 di febbre ma purtroppo non è servito».
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