(Il Tempo - M.De Santis) - Il grado di somiglianza tra la Roma in missione a Lecce e la Roma alla disperata ricerca di un'impresa a Donetsk dipende da una schiena. Quella, leggermente scricchiolante, di Menez.
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Borriello e Pizarro per restare in corsa
(Il Tempo – M.De Santis) – Il grado di somiglianza tra la Roma in missione a Lecce e la Roma alla disperata ricerca di un’impresa a Donetsk dipende da una schiena. Quella, leggermente scricchiolante, di Menez.
Tipico imprevisto da ultimo allenamento: un molto probabile titolare della vigilia, anche grazie alla squalifica in Champions, sente qualcosa che non va, abbandona la seduta prima del previsto e entra ufficialmente nel limbo dei dubbi. Menez sì, Menez no, Menez forse. Come finirà? Il problemino, dopo tutto, non sembra granché, ma è capitato all'indomani di una piccola strigliatina di Montella ispirata da Roma-Parma. L'Aeroplanino, per la serie prevenire è meglio che curare, ha già fatto accendere i motori al leccese d'adozione Vucinic e fatto imbarcare sull'aereo per Brindisi una comitiva,rimpolpata dai giovani Pettinari, Caprari e Florenzi, di ben 22 giocatori. Le somiglianze, sempre a seconda della schiena di Menez, non riguarderanno solo la Roma per Lecce e la Roma per Donetsk ma anche la Roma di Montella e la Roma di Spalletti. Se dovessero giocare Doni, Cassetti, Mexes, Juan, Riise (occhio a Castellini), De Rossi, Pizarro, Taddei, Perrotta (pronto al rientro nonostante la concorrenza di Brighi) e Vucinic, dieci undicesimi del 4-2-3-1 montelliano sarebbero gli stessi del 4-2-3-1 tipo del periodo spallettiano. L'unico "intruso" sarebbe Borriello, al ritorno al centro dell'attacco (Totti è squalificato) e a caccia di quel gol latitante dallo scorso 2 febbraio. Le regole dell'alternanza peseranno come sempre in difesa: Cassetti, squalificato a Donetsk, presterà regolarmente servizio; Riise dovrebbe spuntarla sulla concorrenza di Castellini; Mexes e Juan, anche se la candidatura di Nicolas Burdisso rimane in piedi, potrebbero comporre la terza coppia centrale in tre partite dall'avvento di Montella. Alla fine, come sempre, saranno soltanto in due al centro della retroguardia. A Donetsk, invece, tutti e tre, con l'argentino, in nettissimo vantaggio su Rosi per indossare i panni di Cassetti, adattato a destra e l'accoppiata franco-brasiliana al centro. Capitolo Pizarro: anche stavolta, come già successo con Bologna e Parma, la storia si dovrebbe ripetere, con il Peq quasi sicuramente a fare compagnia a De Rossi. Il quasi è dovuto solo ed esclusivamente alla pretattica di Montella. Il ginocchio destro non si è gonfiato e reagisce bene: Pizarro, nonostante qualche piccolo dolorino di routine, si è allenato con il gruppo per il secondo giorno di seguito e sembra avere tutte le carte in regola per un'altra partita da titolare. Ballotaggio Vucinic-Menez a parte, qualcosa si muove negli altri due posti alle spalle di Borriello. Confermato Taddei a destra, Perrotta, guarito in meno di due settimane, sente aria di ritorno da trequartista a scapito di Brighi. Il giochino delle somiglianze parte stasera, continua martedì e finisce con il derby. Tre partite in nove giorni, trovare le differenze non dovrebbe essere difficile.
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