(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - In estate fu il Caso, in autunno ed inverno fu il Bomber, in primavera è l’Escluso. Strana la vita per Marco Borriello, che sta vivendo la sua esperienza alla Roma come un gigantesco ottovolante, o meglio, una specie di centrifuga che macina certezze ad ogni appuntamento quotidiano.
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Borriello: dal no alla Signora alla panchina «Ma sto bene»
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – In estate fu il Caso, in autunno ed inverno fu il Bomber, in primavera è l’Escluso. Strana la vita per Marco Borriello, che sta vivendo la sua esperienza alla Roma come un gigantesco...
Il no alla Juve Di sicuro la trattativa che, in extremis, lo ha condotto in giallorosso, ha avuto i contorni di una storia per certi versi emblematica. Il Milan aveva trovato l’accordo per spedire in bianconero l’attaccante, ma questi ha preferito cedere alle lusinghe di Rosella Sensi, chiudendo la porta in faccia al club torinese. Uno sgarbo che gli juventini non hanno dimenticato, tant’è che nella partita di campionato — pur essendo solo in panchina — il centravanti fu contestato e insultato per tutto il match proprio per quel dinie- go che in altri tempi sarebbe stato impensabile.
Spalle larghe Inutile dire che Borriello non ha fatto una piega. L’attaccante ha cominciato a giocare ed a segnare con ottima continuità, tanto da diventare — ed essere tuttora — il più prolifico cannoniere della Roma (10 gol in campionato, 4 in Champions League e 1 in Coppa Italia). Ci sarebbero tutti gli estremi per un lieto fine di stampo hollywoodiano, se non fossero arrivati gli ultimi due mesi— febbraio e marzo— improvvisamente anemici dal punto di vista dei gol, che hanno finito poi col coincidere con l’esonero di Ranieri, l’arrivo di Montella e il ritorno al 4-2-3-1 che prevede Totti (rigenerato) come centravanti titolare.
Futuro Inutile dire che Borriello sta vivendo questo suo momento di accantonamento con malinconia ma senza rabbia, tant’è che Montella e Montali lo hanno pubblicamente elogiato per il suo modo di fare gruppo, anche quando— dopo essersi scaldato— non è entrato in campo. Ciò non toglie che un possibile «nazionale» per il futuro vorrebbe più certezze. Si sa che la Roma è obbligata a riscattarlo dal Milan per 10 milioni (cifra assai conveniente), detto questo però la nuova dirigenza dovrà valutare se dargli piena (piena!) fiducia per la prossima stagione oppure renderlo un pezzo pregiatissimo di mercato.
Alti livelli Per parte sua, l’attaccante un paio di giorni fa ha sparso miele sul suo presente ed ottimismo sull’avvenire. «Il rapporto con i compagni è ottimo, così come con la città e con la dirigenza. Speriamo che questa squadra possa tornare ad alti livelli al più presto» . Magari con lui in campo. Senza contare che proprio contro la Juve, domenica, avrebbe proprio voglia di farsi rimpiangere.
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