(Il Romanista - D.Galli) - Nonostante in tarda serata cerchi di sgonfiare il caso, il caso c’è. Borriello l’ha fatta grossa. Ha prima rilasciato un’intervista a Sport Mediaset che ha fatto infuriare la Roma.
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Borriello accusa tutti: «Io capro espiatorio»
(Il Romanista – D.Galli) – Nonostante in tarda serata cerchi di sgonfiare il caso, il caso c’è. Borriello l’ha fatta grossa. Ha prima rilasciato un’intervista a Sport Mediaset che ha fatto infuriare la Roma.
E poi ha smentito che si trattasse di un’intervista. «Era una semplice chiacchierata con un amico giornalista», ha spiegato all’Ansa. Niente da fare, la Roma non torna sui suoi passi. Borriello sarà multato. Le sue dichiarazioni, nel pomeriggio, non erano state accolte benissimo dalla società e dai compagni di squadra. «Trovo vergognoso - si leggeva su sportmediaset.it - che in questo momento si cerchi di trovare in me l’unico capro espiatorio di una situazione difficile. Mettono tutti su delle polemiche che io non ho mai fatto, compresa quella con Totti. Da quando sono qui, credo di essere un esempio di serietà. Non sono io che decido chi gioca e chi va in panchina. Io ho fatto 15 gol in 5 mesi, con il Lecce mi sono procurato un calcio di rigore al 90’ dopo aver dribblato tre avversari. Sono uno abituato a lavorare fino all’ultimo minuto». Borriello ritornava poi sull’episodio del rigore sbagliato a Donetsk: «Ho visto che nessuno prendeva la palla e allora ho tirato io il rigore. Dopodiché mi sono preso tutte le colpe. Non penso che prendersi le proprie responsabilità sia una colpa e, inoltre, non siamo stati eliminati per il mio rigore. Sono stato disponibile dalla prima all’ultima partita in questa stagione, senza un raffreddore o qualsiasi problema fisico. Credo di essere un esempio di serietà da quando sono a Roma». A Trigoria sono cascati dalle nuvole. Nessuno aveva autorizzato l’intervista, nessuno sapeva nulla. Il primo a essere indispettito è stato il direttore operativo Montali, che da giorni predica stile e profili bassi. Da parte di tutti. In serata, il giocatore ha corretto il tiro: «Quelle dichiarazioni - ha detto all’Ansa - non sono frutto di un’intervista ufficiale, ma di una chiacchierata informale con un amico giornalista che probabilmente, pensando di essermi d’aiuto in un momento delicato, ne ha riportato alcuni passaggi». Come quello sul calcio di rigore. Borriello sostiene di non avere «mai parlato di "mancanza di responsabilita del gruppo"». Spiega la punta: «Il rigorista designato dall’allenatore era Pizarro ma, quando ho visto che non si avvicinava velocemente al dischetto, ne ho approfittato perché tanta era la voglia di fare gol, di recuperare la partita e di sbloccarmi. Ho tirato il rigore e mi sono assunto le responsabilità di ciò che ne è derivato, come peraltro ho detto nelle interviste rilasciate al termine della partita, ribadendo che il nostro è un gruppo unito, che sta lavorando per uscire da questo momento delicato ed è concentrato a preparare l’importante appuntamento di domenica. Per quanto mi riguarda - conclude - credo di aver sempre dimostrato la mia professionalità, cercando di dare il massimo insieme ai miei compagni e di essere a disposizione della società e dell’allenatore»
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