rassegna stampa roma

Banfi ha fiducia: “E' l’uomo giusto”. Verdone è cauto e aspetta l’accordo

(Il Messaggero – P.P.Mocci) Un ottimismo molto cauto, ben ancorato a terra. E’ il sentimento della tribuna “vip” giallorossa riguardo l’estenuante trattativa legata all’acquisto della Roma da parte della cordata americana guidata...

Redazione

(Il Messaggero - P.P.Mocci) Un ottimismo molto cauto, ben ancorato a terra. E’ il sentimento della tribuna “vip” giallorossa riguardo l’estenuante trattativa legata all’acquisto della Roma da parte della cordata americana guidata da Thomas Richard DiBenedetto.

L’entusiasmo di Lino Banfi, fiducioso ad oltranza, stride di fronte alla realtà dei fatti, evidenziata da Carlo Verdone: «Io aspetterei a dire che è tutto fatto - dichiara l’attore e regista romano - anzi, se proprio volete saperlo, finché non vedo la firma non ci credo».

Ma nel caso di Nonno Libero c’è una sorta di attenuante, un piccola chicca, o scoop se preferite. «Ho conosciuto DiBenedetto nel ‘79 - afferma l’attore pugliese di conclamata fede romanista - ero a Boston in tournée e conobbi un giovane imprenditore italoamericano. Era lui, se la memoria non mi inganna posso dire che, all’epoca, mi colpì per i suoi modi educati, semplici ma sinceri. Sembrava un bravo raghezzo, già grassottello, simpatico, disponibile e già molto sicuro di sé nonostante non fosse ancora trentenne».

A parte l’episodio che lo lega simpaticamente col comproprietario dei Red Sox, Lino Banfi manifesta grande fiducia. «Credo che la trattativa andrà felicemente in porto, sempre che Unicredit non si metta di traverso e complichi tutto».

Non si sbilancia invece Carlo Verdone, che continua a seguire con attenzione l’operazione, interessatissimo come tutti i tifosi alle sorti della Magica. «Finché non vedo nero su bianco non mi lascio trasportare dall’entusiasmo - dichiara il più amato comico italiano - conosco il labirinto della burocrazia, non sarà una passeggiata. Ci sono di mezzo tanti interessi e, forse, troppe persone coinvolte. Non mi sbilancio, aspetto e seguo la situazione senza esaltarmi né deprimermi. Devo capire, come tutti, se questo DiBenedetto ha davvero interesse per la squadra o se è sbarcato nella Capitale solo per mettere le mani sul marchio, sulla costruzione dello stadio e sul merchandising. Perché se fosse attratto solo dagli aspetti commerciali non vedremo una grande Roma. Dobbiamo auspicare il meglio, ma senza farci prendere in giro. Aspettiamo e vediamo». Allora Banfi gli lancia una battuta: «Carlé, questo è quello giusto». E Verdone: «Speriamo». Intanto domenica sera arriva la Juve: «Non mi fido dei bianconeri - commenta Carlo - è la partita più sentita dopo il derby: voglio vincerla».