rassegna stampa roma

Baldini c’è. DiBenedetto fa la squadra del futuro

(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – Un’ora e mezza di amabile conversazione, un pranzo sulle colline fiorentine, una stretta di mano tra Franco Baldini e Thomas DiBenedetto.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - Un'ora e mezza di amabile conversazione, un pranzo sulle colline fiorentine, una stretta di mano tra Franco Baldini e Thomas DiBenedetto.

Si sono piaciuti parecchio, e subito. Dopo mesi di telefonate e conference call, è bastato un pranzo (cui ha partecipato anche Thomas jr) per sciogliere le ultime riserve. Baldini, conquistato dal progetto americano, convinto a tornare nel calcio italiano da protagonista, deciso a cambiarlo, stavolta. DiBenedetto, affascinato da questo personaggio atipico, un animale raro nel calcio, colto, capace, globale. «È uno che conosce davvero bene il calcio, un number one, mi piace tantissimo» , è stato il commento rubato al prossimo presidente della Roma.

Promosso Già, Roma. Un altro animale strano. Per anni è stata la sua tana. Alla Roma è diventato Baldini: preso da Franco Sensi come consulente di mercato, in poco tempo è diventato il suo braccio destro, prima da direttore sportivo, poi, quando Sensi si è ammalato, nei fatti da presidente. Anche se il ruolo non gli è mai stato riconosciuto. Con la Roma si è lasciato nel 2005, male. Oggi si è convinto a tornarci, ma solo da direttore generale. In sei anni Baldini ha girato l’Europa, è cresciuto, è diventato un manager. A Madrid ha studiato un club leader in ogni settore: tecnico, gestionale, finanziario. Nella federazione inglese, ha imparato managing e organizzazione. Il d. s. non è più il suo mestiere, per quel ruolo ha indicato, con successo, Walter Sabatini. Oggi Baldini è diventato un personaggio globale, internazionale. E proprio questa peculiarità ha convinto DiBenedetto a puntare su di lui: con quelle competenze, è il personaggio ideale cui affidare le chiavi di un progetto che ambisce ad essere rivoluzionario in Italia. Viceversa, Baldini ha detto sì soprattutto per la portata della sfida: DiBenedetto e i soci statunitensi sono i «padroni» ideali per cambiare, stavolta davvero, il calcio italiano. Baldini arriverà, resta solo da chiarire quando: se a giugno o a ottobre (pagando una penale alla federazione). Comunque quando la qualificazione dell’Inghilterra a Euro 2012 sarà in carrozza. Prossime mosse Anche ieri Baldini si è consultato con Sabatini. Dopo il colloquio di mercoledì, l’ex d. s. del Palermo ha cominciato a lavorare per la Roma. Presumibilmente, avrà a disposizione un budget di 40-50 milioni, da spendere in giovani talenti e uno o due grandi nomi. Dipenderà anche da quanto si ricaverà dalle cessioni: quasi certa quella di Menez, da valutare quella di De Rossi, esclusa quella di Vucinic, pallino di Baldini e Sabatini. DiBenedetto dovrebbe tornare oggi negli Stati Uniti. Con un incisivo in meno (a pranzo si è rotto un dente), ma due pezzi del progetto in più. Il prossimo sarà un direttore amministrativo, uno tra Claudio Fenucci (Lecce) e Rinaldo Sagramola (Palermo). Poi mancherà solo l’allenatore.