(Corriere dello Sport – P.Torri) Dopo il baseball dei Red Sox, il basket dei Celtics. Per chi è pratico di sport professionistico, il top.
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Arriva anche mister Celtics per la Roma!
(Corriere dello Sport – P.Torri) Dopo il baseball dei Red Sox, il basket dei Celtics. Per chi è pratico di sport professionistico, il top.
Perché se prima erano in cinque, dopo la possibile defezione di Arthur Falcone, sono rimasti in cinque. I soci americani che sono a un passo dall’acquisto della Roma. Il nome che fin qui era rimasto sconosciuto è quello di James J. Pallotta, 53 anni, socio della Boston Basketball Partners LLC che nel 2002 ha acquistato per circa settecento milioni di dollari la mitica squadra di pallacanestro di Boston, i Celtics, un marchio conosciuto in tutto il mondo, il Boston Garden, i colori bianco e verde, Bill Russel e Larry Bird giusto per citare due fuoriclasse del passato, la più titolata della Nba con 17 titoli, un recente passato e un presente tornato ai fasti di un tempo, un nuovo titolo conquistato tre anni fa, i big three, Garnett, Allen, Pierce, ma pure Rondo, O’Neal, sì il mitico Shaq, Perkins, che ne fanno pure quest’anno la grande sfidante dei campioni dei Lakers per una rivalità che negli States ha fatto la storia della Nba e non solo. NOME NUOVO -E’ lui, mister Pallotta, l’inedito anello della cordata che sta arrivando all’acquisto della Roma. E’ lui che ha spedito, insieme agli altri quattro, il grande capo Tom DiBenedetto (che sarà il presidente della Roma), Julian Movsesian, Richard D’Amore, Michael Ruane, le risposte alle ulteriori richieste fatte daRoma 2000per passare a quella fase in esclusiva (durata trenta giorni) che domani, dopo il Cda convocato per il pomeriggio, dovrebbe dare il semaforo verde alla parte finale di una cessione che di fatto sta andando avanti da anni. Mister Pallotta è cresciuto nel quartiere italiano di Boston, studente modello ma anche grande appassionato di sport, in particolare del basket che ha praticato da ragazzo, titolare nella squadra Ncaadella University of Massachusets (gioca tuttora almeno una volta a settimana). Da tifoso, con una carriera che è concepibile solo negliStates,è riuscito a diventare uno dei proprietari dei Celtics, facendo una carriera da assoluto numero uno nellaTudor Investmentsdove oggi dirige il fondo Raptor il cui portafoglio dice undici miliardi di dollari. E’ quasi sempre presente alle partite dei Celtics, più che da socio proprietario da tifoso, in America è finito sulle prime pagine di tutti i giornali quando, in occasione delle finali Nba dello scorso anno, ha litigato duramente con ilcommissionerdella Lega, David Stern, a causa di alcuni arbitraggi che gli erano piaciuti poco nella serie finale contro i Lakers (nel caso, tenetelo lontano dai nostri di arbitri). RETROSCENA -Il suo ingresso nella cordata capeggiata da DiBenedetto, non è recente, ma è stato quasi dalla prima ora. Solo che finora aveva preferito tenere il profilo basso e non far conoscere il suo nome. Ora quando pare proprio che si sia arrivati all’atto finale, il suo nome è potuto venire alla luce. Un ulteriore indizio di come la trattativa stia andando avanti secondo le aspettative, una trattativa che per molti versi era stata già pianificata nella tre giorni a New York dei vertici di Unicredit di qualche settimana fa. Oltre al nome di Pallotta, non è da escludere che nel prossimo futuro qualche altro socio possa affiancarsi ai cinque americani. Il nome di quest’ultimo socio, è anche un’ulteriore garanzia sulla solidità economica del gruppo che è sempre più intenzionato a vestirsi di giallorosso. Domani, come detto, ci sarà il Cda diRoma 2000e poi si passerà alla fase in esclusiva. Parteciperà, ovviamente, anche la dottoressa Rosella Sensi che ieri, forse per non perdere l’abitudine, è stata segnalata in visita dal dottor Letta. Misteriosi (o no?) i contenuti del colloquio. Di sicuro non hanno parlato di mister Pallotta.
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