(Corriere dello Sport – P.Torri) - Capolinea Adriano. Separazione consensuale con la Roma. Da ieri sera l’Imperatore è un giocatore libero da qualsiasi vincolo contrattuale.
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Adriano, scommessa persa
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Capolinea Adriano. Separazione consensuale con la Roma. Da ieri sera l’Imperatore è un giocatore libero da qualsiasi vincolo contrattuale.
La scommessa della società giallorossa si è conclusa, male, dopo otto mesi di chiacchiere e poco altro. Quelli trascorsi dalla presentazione con gli effetti speciali allo stadio Flaminio a ieri sera. Quando un comunicato ha ufficializzato quello che si sapeva ormai da qualche giorno, cioè che le strade della Roma e del giocatore erano destinate a separarsi. Detto e fatto. Con soddisfazione di Adriano, del direttore operativo Montali che ha lavorato alla questionenell’ultima settimana, di Unicredit e, pure, di mister Tom DiBenedetto che, più o meno tra una settimana, diventerà il nuovo presidente del club giallorosso sapendo che dal bilancio romanista sono stati cancellati circa dodici milioni di euro, i dieci lordi per i prossimi due anni di stipendio, più i circa due del resto dell’attuale stagione. Anche se dal Brasile Gilmar Rinaldi commenta:«Non c’è nulla di definitivo. Rescissione? Senza di me non si fa nulla» . La replica di Montali:«Noi l’abbiamo portata a termine con l’avvocato Calenda» . SODDISFAZIONE -Un’operazione, dunque, dal punto di vista economico, che si è chiusa in maniera che si può definire positiva. Adriano, che anche in quest’occasione bisogna dire si è comportato con grande correttezza (volendo avrebbe potuto pretendere almeno gli stipendi fino al termine di questa stagione), incasserà la sua busta paga fino a questo mese di marzo,il club giallorosso pagherà le pendenze con i procuratori del giocatore, tutto il resto è stata una stretta di mano e un in bocca al lupo. Il futuro del giocatore è immaginabile, oggi come oggi, soltanto in Brasile dove il Flamengo è pronto a ingaggiarlo dal prossimo giugno, ma dove ci sono almeno un altro paio di club (Corinthians e Fluminense) che potrebbero far cambiare idea al giocatore con un’offerta economica migliore. Per la Roma, al contrario, si chiude una vicenda che non può essere che definita una scommessa persa, usando la stessa parola, scommessa, che fu il motivo conduttore per spiegare l’operazione acquisizione a parametro zero del brasiliano. I DATI -Del resto, se pure non bastasse la separazioneconsensuale di ieri, ci sono i numeri a dimostrare come l’avventura dell’Imperatore a Roma sia stata un flop, complici anche tre infortuni piuttosto seri che hanno bloccato il giocatore. In questi otto mesi, Adriano ha messo insieme otto presenze, cinque in campionato (due da titolare), una in Supercoppa, una in Champions e una in coppa Italia in un derby che sarà ricordato come l’ultima volta in giallorosso dell’attaccante. In tutto ha sommato 356 minuti in campo, 242 in campionato, 24 in Supercoppa, 45 in Champions e altrettanti in coppa Italia, non realizzando nessun gol. Non sono certo numeri che certificano un successo. Cosa peraltro che si poteva immaginare anche al momento del brindisi e dell’annuncio dell’arrivo del brasiliano. Del resto, all’epoca, il ds Daniele Pradè, come quasi sempre nella sua carriera di dirigente romanista, nel portafoglio non aveva un euro e il fascino di quella scommessa poteva pure giustificare l’azzardo di riportare Adriano in Europa. E’ andata male. Adriano aspetterà i compagni che oggi tornano da Donetsk per salutarli e poi si imbarcherà per il Brasile. In bocca al lupo, Imperatore.
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